Nella stagione 2007-08 la Salernitana targata Lombardi-Murolo-Fabiani vinse il torneo di serie C soprattutto grazie ai gol, al carisma e alla qualità di un campione come Arturo Di Napoli. Uno dei calciatori più forti ad aver mai vestito la maglia granata. Nel 2014-15 toccò invece al brasiliano Caetano Calil trascinare i compagni verso la vetta della classifica, con Menichini che seppe trasformare il fantasista in un moderno "falso nueve". Ma chi lo ha detto che gli obiettivi si raggiungano necessariamente con il cosiddetto "grande nome"?

Il reparto offensivo della Salernitana, in realtà, può già contare su due top player come Ferrari e Inglese, ufficializzati dal direttore sportivo Faggiano a inizio luglio anche per restituire entusiasmo alla piazza e credibilità al progetto. Nell'ultimo giorno di mercato, invece, il ds è tornato da Milano con il contratto di Andrea Ferraris, un innesto probabilmente sottovalutato dalla tifoseria, ma che ha tutte le credenziali per essere la rivelazione del girone meridionale. Cresciuto nel settore giovanile della Juventus e paragonato da qualche addetto ai lavori a Gianluca Caprari per la sua capacità di saltare l'uomo nell'uno contro uno, Ferraris ha fatto il primo salto di qualità nel settore giovanile del Monza: score complessivo di 37 reti in due stagioni, numeri che gli valsero una serie di convocazioni da parte di mister Palladino fino all'esordio in serie A sotto lo sguardo di Galliani.

Uno che di talenti, nel calcio, ne ha lanciati a bizzeffe. E' a Pescara che ha fatto capire di essere pronto anche per il professionismo, visto che ha contribuito in modo determinante al ritorno degli abruzzesi in cadetteria. Anche in questo caso le statistiche valgono più di ogni opinione: 10 gol in regular season, due nella lotteria playoff, tantissimi assist vincenti per i compagni e minutaggio che è cresciuto col passare delle settimane pur con una concorrenza foltissima nel reparto avanzato. "Non guardo curriculum e carta di identità: con me gioca chi corre, chi lotta, chi dimostra di avere i numeri per guidarci verso un grande sogno" il pensiero dell'ex allenatore biancazzurro, uno che non ha mai avuto paura di affidare incarichi di responsabilità a calciatori alle prime armi.

Accostato alla Salernitana sin da metà luglio, Ferraris sembrava ormai destinato a restare a Pescara pur con tante richieste arrivate al procuratore. In extremis, e dopo il no della società per Bruzzaniti, Faggiano è riuscito ad assicurarsene le prestazioni agevolato anche dall'affetto del ds Foggia per la città di Salerno. "Lo hanno voluto a tutti i costi, la trattativa durava da tempo" ha spiegato patron Sebastiani a quei tifosi che, sui social, hanno aspramente criticato la scelta del club. Dal punto di vista tecnico, Ferraris è un attaccante moderno.

In carriera ha agito come esterno offensivo e seconda punta, ma il senso del gol e la capacità di muoversi con disinvoltura in area di rigore gli consentono anche di agire da punta centrale. Per caratteristiche si sposa bene sia con Inglese, sia con Ferrari e questo può consentire allo staff tecnico capitanato da mister Raffaele di valutare anche qualche variazione allo spartito tattico per sfruttare al massimo il potenziale a disposizione.

Sezione: News / Data: Mer 10 settembre 2025 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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