Il rigore quantomeno generoso che ha permesso alla Sampdoria di tornare alla vittoria e di abbandonare l'ultimo posto in classifica ha scatenato ironie e proteste da parte degli appassionati di tutt'Italia e non solo dei tifosi della Juve Stabia. Le pagine social ufficiali della società blucerchiata e della Lega B sono state letteralmente prese d'assalto e in tantissimi hanno postato "meme" goliardici e foto del presidente della FIGC Gabriele Gravina, ritenuto uno dei principali responsabili della salvezza miracolosa dei liguri nel doppio spareggio playout con la Salernitana.

"La Gravinadoria non si smentisce mai", "Gravina anticiperà a quest'anno la riduzione delle retrocessioni" e "Hanno vendicato lo 0-0 di Castellammare che condannò la Sampdoria alla serie C sul campo prima che si ricordassero di controllare i conti del Brescia" tre dei commenti più simpatici, mentre tanti supporters di fede granata paragonano l'arbitro Zufferli a Doveri, protagonista in negativo nella serataccia dell'Arechi del 22 giugno scorso, quando il rigore non fischiato a Soriano e il gol irregolare convalidato alla Sampdoria spinsero alcuni calciatori a proporre il non ingresso in campo nella ripresa. Poi ci pensarono i tifosi a porre fine a uno strazio calcistico senza precedenti.

"Non so cosa pensare. Il rigore è molto, molto dubbio, ma l'intera direzione arbitrale ha lasciato in eredità tante perplessità. Meritiamo rispetto" ha tuonato mister Abate a fine partita, ricevendo messaggi di solidarietà anche dai "rivali" salernitani. Non vogliamo pensare alla malafede, ci mancherebbe, piuttosto sarebbe opportuno riflettere sull'inefficacia di un VAR che non ha affatto placato le polemiche e che dovrebbe intervenire solo per chiari ed evidenti errori, non per una veniale trattenuta ai danni di un giocatore che non sarebbe mai arrivato sul pallone. 

Aggiungiamo una riflessione: chi, oggi, si scandalizza e teme che la classifica possa essere condizionata dai fattori imponderabili di Lotitiana memoria, perchè a maggio e giugno taceva a cospetto di un qualcosa di imbarazzante che ha minato la credibilità del calcio italiano? Tanto per rinfrescare la memoria: playout annullato 24 ore prima con 30mila biglietti venduti e Frosinone in partenza per Salerno, vittorie in trasferta di squadre modeste che si riscoprivano improvvisamente super battendo le big con "aiutino", società condannate ancor prima che fossero emessi verdetti ufficiali, spostamento di partite senza deferimenti, tempi ristretti per discutere i vari ricorsi, no al rinvio del match di ritorno dopo un caso di pericolosa intossicazione alimentare e, infine, un arbitraggio - quello di Doveri- che avrebbe richiesto uno stop punitivo e non certo un premio. 

Dov'erano tutte queste società che oggi si indignano? Bisogna sempre essere toccati in prima persona per ribellarsi a un sistema che proprio non funziona? La Salernitana, per quanto scarsa, diretta male e con una società che non ha fatto nulla per evitare la doppia retrocessione, è stata vittima di un qualcosa di calcisticamente parlando squallido. Ma gli altri presidenti erano al mare dimenticando che "oggi a me, domani a te". E intanto l'Italia di Gravina rischia di saltare il terzo mondiale di fila. E c'è chi, in fondo, non sarebbe poi tanto dispiaciuto.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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