Intervenuto a TuttoSalernitana, l'ex tecnico granata Stefano Colantuono ha parlato dei motivi che lo hanno spinto a dire addio alla panchina dopo la sconfitta di Catanzaro. Una decisione a quanto pare già comunicata a Petrachi e alla società dopo la partita pareggiata 0-0 col Brescia. E poi c'è un retroscena relativo al campionato 2021-22, quello del 7% e di una salvezza raggiunta anche grazie a lui:

Sottovalutato il lavoro di Colantuono nell'anno del 7%?

"Al di là dei primi anni, ho sempre vissuto situazioni complicate a Salerno, prese con grande impegno però. Quello fu un anno tribolato ma poi Nicola fece un lavoro importante e siamo riusciti ad arrivare alla salvezza. Lo stesso Sabatini mi riconobbe il lavoro, la salvezza passò anche attraverso i punti che facemmo noi. Sono molto legato a Salerno e mi fa piacere che la squadra possa vincere. Salerno non può fare questa categoria, c'è tanto seguito e mi auguro che venga fuori dalla Lega Pro al più presto. La piazza è da A e piano piano ci ritornerà".

Cosa l'ha spinta a prendere la decisione di dimettersi lo scorso anno. Che difficoltà c'erano?

"Presi la squadra in corsa ma era una cosa a termine. Si cercava un allenatore e mi chiesero di prendere la squadra. Mi sarei dato un arco temporale e poi decidere se andare avanti. A quel punto del campionato ho preferito togliermi di mezzo, quello arrivato dopo di me era il terzo, speravo potesse esserci la scossa perchè la barca non galleggiava in modo perfetto ma ne avevamo già discusso, arrivare fino a dicembre e poi trovare un allenatore diverso. Lo spazio c'era per rimettersi a posto, è stata un'annata partita male e finita peggio".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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