Non è nemmeno passato un girone intero, in conseguenza del calendario asimmetrico, eppure tra una Juventus e l’altra il mondo di Davide Nicola si è perfino ribaltato. Cosicché da taumaturgo intangibile per aver conquistato una salvezza clamorosa, è stato messo in discussione al punto da conoscere l’esonero e la riabilitazione nel giro di poche ore dopo il “fracaso” degli otto gol subiti a Bergamo. E’ un fatto che la Salernitana brillante di quella sfida a Torino contro la Juventus non si sia più vista e, chissà, forse lo stesso Nicola si illuse di aver raggiunto una maturità ormai stabile, al punto che dopo quella movimentatissima partita e un gol regolare annullato alla Juventus nel recupero, il tecnico della Salernitana approcciò il post partita con commenti figli dell’adrenalina, ma anche del suo passato da granata torinista e dunque, con una sicumera che (oltre a non appartenergli) non faceva onore alla verità dei fatti: "Il Var, insieme alla bravura degli arbitri, ha dimostrato la credibilità di questo gioco". (...) Adesso, tra le tante cose che son cambiate da quell’11 settembre, c’è pure l’introduzione di un’altra tecnologia che tutto vede e tutto sa: quel fuorigioco semi automatico sperimentato con successo durante il Mondiale e che dovrebbe scovare tutti “i Candreva” dimenticati dietro i fili d’erba. Poi sì, il mondo si è ribaltato al punto che quello di domani è diventato addirittura uno scontro salvezza con possibilità di sorpasso della Salernitana sulla Juventus: roba forte, roba da storia. Tanto più che Nicola potrebbe metterci pure il surplus di una svolta statistica personale, visto che non ha mai vinto contro la formazione bianconera in nove incontri ufficiali: due pareggi e sette sconfitte. Insomma, l’atmosfera da “derby personale” si carica di altri elementi che contribuiranno ad aumentare la pressione sul tecnico torinese. Che, amato dalla maggioranza dei tifosi, deve invece fare i conti con le tensioni interne (non è mai sbocciato un gran feeling con il ds Morgan De Sanctis, per esempio) acuite da una ripartenza post Mondiale davvero da paura. Al di là degli otto gol subiti a Bergamo, infatti, la squadra aveva perso solidità e solo le prodezze del portiere messicano Ochoa, uno degli arrivi nel mercato invernale, hanno impedito che molte altre gare si tramutassero in un calvario. La vittoria contro il Lecce (il successo mancava dal 30 ottobre) ha riportato un poco di serenità e ha dato modo a Nicola di concentrarsi su una sfida che a Salerno profuma di evento, con la possibilità di superare addirittura la Juventus in classifica. 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Lun 06 febbraio 2023 alle 09:30 / Fonte: tuttosport
Autore: Lorenzo Portanova
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