Cagliari ultima spiaggia? A parte gli ottimisti di turno, la vergognosa prestazione offerta dalla Salernitana contro la Sampdoria e la classifica più che deficitaria lasciano credere che questa squadra non possa fare miracoli e sia destinata a terminare il torneo nel modo peggiore possibile. Non sono solo i risultati ad avvilire, per quello ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, ma l’impotenza tecnica (e tattica, probabilmente)  quando si affrontano compagini della stessa categoria. Inutile fare processi, cercare colpevoli, quando si fallisce la responsabilità è di tutti, anche se ci sentiamo di escludere dalla lista i tifosi granata, a tratti commoventi per quello che stanno dando a livello di amore e passione, all’Arechi e in tutti gli altri stadi d’Italia. Loro sì, meritano la Serie A!

La stagione è nata nel peggiore dei modi e, diciamo la verità, non lasciava presagire nulla di buono. Già le difficoltà di iscrizione, le guerre personali tra Lotito e Gravina e una campagna acquisti portata a termine in netto ritardo, tanto da non consentire ai più di fare la preparazione in ritiro precampionato, lasciavano immaginare che questo torneo tanto ambito non sarebbe stato in discesa. La formazione costruita negli undici titolari non è male sulla carta, il problema è che quando una coperta è corta non basta tirarla da una parte: l’intera rosa non è all’altezza per disputare una dignitosa Serie A. Senza fare nomi, ma ritrovarsi tra i titolari, a causa di infortuni e squalifiche, calciatori che potrebbero figurare bene al massimo in cadetteria, non ci si deve poi meravigliare se si naviga in fondo alla classifica. Nessuno aveva la pretesa di fare un campionato da Europa League, si sapeva di dover lottare con le unghie per guadagnarsi il quartultimo posto. Appunto con le unghie, quello che non stanno facendo allenatore e giocatori, apparsi troppo rassegnati e dimessi, quasi consapevoli di non essere all’altezza di altre squadre della massima serie.

La trasferta di Cagliari dovrebbe trasmettere a coloro che scenderanno in campo l’adrenalina giusta per dimostrare che quanto stiamo dicendo è solo una nostra errata valutazione. La conquista di tre punti convincenti, sarebbe un’importante iniezione di fiducia non solo per i giocatori, ma per tutto l’ambiente, in attesa di buone nuove a livello societario. Difendiamo con onore la Serie A e se dovessimo perderla, pazienza, ma dovrà essere a testa alta. E ci auguriamo che la nuova proprietà possa valutare con intelligenza il prosieguo di questo torneo, bisogna investire per mantenere la categoria solo se ci sono buone basi, soprattutto di classifica, altrimenti è meglio programmare il futuro ed eliminare fin da gennaio ingaggi pesanti, che potrebbero condizionare il cammino nella prossima competizione.   

Sezione: Editoriale / Data: Ven 26 novembre 2021 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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