Campionato fermo, le attenzioni su Mondiale e calciomercato

Il campionato è fermo e tutte le attenzioni sono rivolte ai Mondiali e al calciomercato. La Salernitana è in vacanza e riprenderà gli allenamenti tra qualche giorno, nel frattempo il ds Morgan De Sanctis è al lavoro per trovare i rinforzi giusti da consegnare a mister Nicola, per poter raggiungere l’obiettivo della salvezza il prima possibile. Ci sono intanto tre calciatori granat impegnati ai Mondiali in Qatar, un fatto storico per il club campano, che dà una dimensione ancor più internazionale alla Salernitana. Boulaye Dia è stato il primo calciatore granata a giocare nella massima competizione calcistica, precedendo di qualche ora il tunisino Bronn. L’attaccante senegalese ha anche segnato il primo gol Mondiale per i granata e si giocherà oggi l’accesso agli ottavi. Bronn ha giocato una buona gara con la Danimarca prima di incappare nella sconfitta contro l’Audtralia. Terzo in ordine di tempo a scendere in campo, l’attaccante polacco Piatek. Per Bronn la qualificazione è complicata, dovrebbe battere la Francia mentre ai polacchi basterebbe un pareggio contro l’Argentina (ma potrebbe passare anche con una sconfitta è un risultato favorevole nell’altra gara). Tre calciatori acquistati in estate su intuizione del ds De Sanctis che, come dicevamo, è impegnato nella ricerca di nuovi calciatori da portare a Salerno. Tra i principali obiettivi c’è un difensore di esperienza, da affiancare ai giovani presenti in rosa e a Gyomber e Fazio. I granata hanno infatti sofferto soprattutto quando sono mancati loro due. Obiettivo dell’ultimo momento è invece un esterno, a causa dell’infortunio di Mazzocchi. Forse però sarebbe arrivato in ogni caso, visto il rendimento negativo offerto finora da Junior Sambia. Si cerca poi qualità a centrocampo, reparto che soprattutto numericamente avrebbe bisogno di qualche interprete in più. In attacco invece dipende molto dalle cessioni. In bilico ci sono soprattutto Bonazzoli (meno incisivo rispetto allo scorso campionato) e Diego Valencia, ancora troppo acerbo e inesperto per il livello della serie A.