Coraggio lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare...Che non c'è niente di più vero di un miraggio, e per quanta strada ancora c'è da fare...
Amerai il finale! 
Recita cosi il ritornello di una delle canzoni più famose di Cesare Cremonini, Buon Viaggio (share the love), hit dell'estate 2015. Una canzone che in molti hanno in mente e la cantano in loop in attesa del fatidico atto finale di domenica 22 maggio. Amerai il finale è la speranza di tutti: tifosi, calciatori, società e addetti ai lavori, pronti all'unisono a battere come un unico grande cuore domenica sera contro l’Udinese, per l'ultima battaglia di questo inaspettato ed altalenante campionato di serie A. Domenica alle ore 21 andrà in scena una sfida che vale una stagione; domenica andrà in scena una stagione che vale una storia calcistica. Domenica in palio non ci sarà solo la salvezza e la permanenza nel massimo campionato, ci sarà molto di più. Ci sarà infatti la possibilità per la prima volta nella storia della Salernitana di disputare due campionati di fila di serie A. Ci sarà la possibilità di dare il la in maniera forte e decisiva ad una programmazione societaria e calcistica di medio lungo periodo che potrebbe proiettare Salerno e la sua gente nel calcio che conta, da protagonista e non da semplice comparsa. Ma ci sarà soprattutto una fantastica storia da scrivere, una favola calcistica iniziata con i peggiori auspici e che potrebbe culminare con la rinascita di una squadra e di una città dalle ceneri di una disfatta preannunciata. Una favola scritta, pagina dopo pagina, con il sudore della fronte e con il sacrificio dei calciatori, con l'abnegazione e la caparbietà di un tecnico che ci ha creduto più di tutti e prima di tutti, con l'amore e la passione di un popolo che ha dimostrato in tutta Italia il colore del sangue che scorre nelle sue vene. 

E non importa se sono stati falliti per un soffio, uno al 99esimo minuto ed uno al 84esimo minuto, i due matchball salvezza che avrebbero voluto dire permanenza in massima serie con un pò di anticipo e soprattutto con tanta sofferenza, ansia e tensione in meno. Come in ogni favola che si rispetti, la certezza si può concretizzare solo nel finale, quando tutto sembrerebbe ormai perduto, o quasi. Ed allora, lasciamo tutto indietro e andiamo, in massa, verso lo Stadio Arechi, per l'ultima battaglia. Una salvezza che sembrava un miraggio fino a qualche mese fa, e se c'è ancora tanta strada da fare fino al fischio finale dei domenica sera non fa nulla, perchè ameremo il finale!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 19 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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