Tutte le strade portano a Roma, soprattutto quelle battute negli dieci anni dalla Salernitana, che oggi sarà ospite della Lazio dell'ex patron Claudio Lotito. Personaggio discusso, controverso e mai realmente amato da Salerno, ma che, è innegabile, ha lasciato un segno indelebile nella storia del club, conducendolo attraverso quattro promozioni fino all'Olimpo del calcio italiano. Retorico insistere su un tema ampiamente abusato nel corso degli anni, quello sul dualismo Lazio-Salernitana, visto dai sostenitori granata come un rapporto di subalternità, fattore che ha generato non pochi dissapori, ma, nonostante i richiami evidenti al recente passato, è necessario dare spazio all'attualità del campo. 

La Salernitana naviga ancora in cattive acque, ma ha dato nelle ultime settimane l'impressione di essere viva e combattiva, nonostante l'avvicendamento in panchina e l'amara sconfitta nel derby. Anzi, a ben vedere, è stata proprio la gara col Napoli a dare, in questo senso, i migliori segnali quanto a tenuta mentale, grinta e compattezza. Ripartire dalla prestazione contro gli Azzurri che ha dimostrato ampiamente la possibilità di questa squadra di potersela giocare fino alla fine, nonostante i modesti mezzi tecnici, anche grazie alla spinta di un popolo fantastico, che accorrerà numeroso anche sulle gradinate dell'Olimpico per uno spettacolo assicurato. Credere nei propri mezzi, convincersi delle proprie qualità, scendere in campo senza timori reverenziali e scrollarsi di dosso la negatività: questi i fattori su cui sta lavorando mister Colantuono in queste settimane, messaggi che la squadra sembra stia lentamente assimilando. A questo vanno aggiunti recuperi importanti, come quello di Lassana Coulibaly, tra i più positivi prima dello stop, e quello, ovviamente, di Ribery, vero motore della squadra che il tecnico romano ha modellato intorno a lui. Nonostante il livello dell'avversario, la Salernitana promette battaglia e il monito per gli avversari appare chiaro: i granata son pronti a vendere cara la pelle. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 07 novembre 2021 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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