“Mentalità ritrovata”. Parola di Davide Nicola. Forse l’allenatore della Salernitana ha messo a paragone l’8-2 di Bergamo con lo 0-3 incassato contro la Juventus. Magari abbiamo visto un’altra partita, ma abbiamo contato zero tiri nella porta avversaria. Per di più una squadra priva di mordente e di idee. Cross a ripetizione, manovra lenta e macchinosa, svarioni in difesa. La partita la Juventus l’ha vinta grazie a tre episodi, tre disattenzioni clamorose. Se questa è la mentalità ritrovata c’è da preoccuparsi e non poco. Non è la partita da vincere a tutti i costi contro la Juventus per la salvezza, ma vogliamo ricordare a Nicola che la Salernitana non vince in casa dal 22 ottobre dello scorso anno contro lo Spezia. Praticamente una vita fa. Togliere dal campo Vilhena e inserire Lovato a inizio ripresa è stato come consegnare le chiavi della partita alla Juventus che ha fatto il minimo indispensabile approfittando degli errori marchiani della squadra granata. Se poi aggiungiamo il teatrino dell’esonero e poi del reintegro dopo aver contattato un po’ di allenatori la confusione è generale, regna sovrana in società. Per non parlare poi del mancato acquisto di Verdi a fine mercato. Iervolino che ci ha messo un po’ di soldi (spesi male) dovrebbe essere preoccupato più di tutti visto e considerato che le sue aspirazioni erano quelle di vedere la Salernitana nella parte sinistra della classifica. E allora che sia benedetta la vittoria a Lecce, perchè la classifica ed il calendario sono preoccupanti. A Verona è davvero la sfida decisiva con gli scaligeri che giocano adesso un buon calcio e fanno anche risultati importanti. Per Nicola puo’ essere davvero l’ultima chance, altro che ritrovata mentalità. Con quella attuale la Salernitana rischia grosso.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 febbraio 2023 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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