Un intoppo sul cammino dei granata. Potrebbe essere definita cosi la sconfitta inaspettata di venerdì contro il modesto Lecce di Baroni, bravo a capitalizzare due dei tanti contropiedi sviluppati a seguito delle enormi praterie lasciate dalla Salernitana. Un intoppo però necessario e forse per certi versi indispensabile per il proseguo del cammino dei granata. Eh si perchè le grandi prestazioni fin qui sfoderate da Nicola & C, ultima proprio quella discussa contro la Juventus di Max Allegri, avevano forse innalzato troppo "l'asticella" ben oltre quello che è alla portata della Salernitana: una salvezza tranquilla, da conseguire magari già a Marzo con un fine campionato in scioltezza e maggior tempo per programmare la prossima stagione. I buoni risultati, le ottime prove fornite, le parole del presidente e del suo entourage avevano di fatto pompato tanto l'ambiente e forse sovraccaricato i calciatori di aspettative importanti, in un momento delicato come quello del tour de force dovuto al turno infrasettimanale. 

La Salernitana è un'ottima squadra, gioca un buon calcio e non avrà alcuna difficoltà a salvarsi in maniera "tranquilla" senza attendere l'ultima gara e soprattutto il risultato degli altri campi. Al momento deve essere questo l'unico obiettivo dei granata che, se raggiunto anzitempo, potrebbe lasciare spazio anche a qualcosa di più ambizioso. Senza fare voli pindarici e giri su per il firmamento, la Salernitana deve tornare con i piedi per terra: l'atteggiamento con Empoli e Lecce, due squadre ben più deboli dei granata e con le quali Nicola ha lasciato 5 punti, deve essere cancellato. Anche con squadre del calibro della Salernitana, o inferiore, l'atteggiamento dovrà essere quello visto con Juve e Bologna, oltre che con la Sampdoria ovviamente: quello di una squadra affamata, che ha voglia di divertirsi si, ma soprattutto di portare punti in cascina. Ed invece la Salernitana è apparsa per larghi tratti spocchiona e narcisista, volenterosa di specchiarsi e compiacersi senza badare troppo al sodo. Se a questo atteggiamento aggiungiamo poi la stanchezza, comprensibile, di alcuni giocatori, la frittata salentina è ben che servita. 

La gara con il Lecce deve, e lo sarà sicuramente, rappresentare un monito per tutta la troupe granata: mai abbassare la guardia, contro chiunque, e, quando la situazione lo richiede, sapersi anche accontentare. Eh si perchè nella gara con il Lecce, come già successo con l'Empoli, una volta raggiunto il pari, si poteva e si doveva gestire meglio il ritmo di gara, senza premere in maniera forsennata sull'acceleratore, ma magari decelerando e attendendo il momento giusto, se fattibile per colpire. Ed invece la voglia di fare, e di strafare, ha portato la Salernitana ad interrompere la bella striscia positiva conseguita fino a quel momento, 5 risultati utili consecutivi, e soprattutto ad uscire sconfitta dalle proprie mura contro un avversario modesto, per non dire altro. Nicola lo sa e in questi quasi 15 giorni di mini-ritiro, lavorerà sulla condizione fisica ma soprattutto mentale, per sgomberare la mente dei calciatori da quelle idee apparse offuscate e troppo wildiane. Con la speranza che questi 9 giorni che ci separano dalla prossima gara passino il più in fretta possibile (eh si la Nazionale, Mazzocchi a parte, non interessa granchè in questo momento), godiamoci questo meritato relax dopo un mese vissuto tutto d'un fiato, ricco di emozioni e sensazioni che solo il Cavalluccio sa regalarci. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 22 settembre 2022 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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