Lo ribadiamo ancora una volta: non ci iscriveremo mai al partito degli estremisti di professione. Quelli che passano da un eccesso all'altro nel giro di un amen e che, il 22 maggio, esaltavano Iervolino per poi contestare oggi sui social. Certo, 40 giorni dopo la salvezza arrivata in extremis e in modo rocambolesco nessuno si sarebbe aspettato un ribaltone dirigenziale così ricco di polemiche, con il passaggio da un top player come Sabatini ad una scommessa come De Sanctis, così come nessuno immaginava che si potesse partire per il ritiro con un organico largamente incompleto in tutti i reparti. Ma il mercato aprirà il primo luglio, ci saranno oltre due mesi per mettere a posto le cose e un imprenditore che ha salvato la Salernitana due volte evitando fallimento e retrocessione è il primo ad avere interesse affinché tutto possa andare nel migliore dei modi. Naturalmente ripetiamo quanto abbiamo detto qualche giorno fa: per coerenza rispetto allo sbandierato progetto sui giovani di prospettiva è assolutamente controproducente non ripartire da Luca Ranieri e Federico Bonazzoli, ed è un palese controsenso lasciar andare un bomber da 12 reti in gare ufficiali per poi chiedere al Cagliari un attaccante reduce da una retrocessione, più anziano e che costa tanti milioni in più. Così come non convince la scelta di Lovato, uno che faceva parte di una difesa perforata quasi quanto quella della Salernitana e che si sta già facendo desiderare troppo. Ok la politica sui giovani, ok sacrificare l'Ederson di turno sull'altare della plusvalenza, ok anche riflettere su Verdi che ha un ingaggio a cinque stelle per una squadra che deve salvarsi, ma Bonazzoli e Ranieri devono assolutamente far parte della rosa del futuro. Per Djuric ormai è tardi, ma il divorzio era nell'aria. In merito si è detto e scritto tanto, ci limitiamo a dire che è stato un errore.

Ma Iervolino è comunque un presidente alle prime armi, si sta cimentando nel suo primo calciomercato senza potersi avvalere di una figura carismatica e d'esperienza al suo fianco. Senza nulla togliere al volenteroso De Sanctis, ma quando ti siedi al tavolo delle trattative con uno come Sabatini, è naturale si aprano tantissime porte. Invece oggi si sbatte sul muro chiamato procuratori, al punto che la questione di principio sta rallentando operazioni che sembravano virtualmente concluse. Ma la Salernitana si presenterà ai nastri di partenza con una squadra competitiva. Di questo ne siamo sicuri. Arriveranno due difensori centrali, due esterni, due centrocampisti e tre attaccanti, sperando che magari Mikael esploda o che Simy torni ad essere quello implacabile di Crotone grazie alla sapiente guida di un motivatore come Nicola. Non sappiamo se arriverà Cavani e molti altri nomi sono messi in giro senza senso dai fautori di Della Valle e Rainone, ma mettiamo la mano sul fuoco: la proprietà prenderà un grande attaccante. Restiamo con i piedi per terra, senza farci entusiasmare da dichiarazioni roboanti: la Salernitana deve salvarsi, il suo campionato è con Cremonese, Lecce, Spezia, Empoli e forse Sampdoria. Il resto è roba che, per ora, non ci riguarda. Alla società il compito di blindare i migliori (andasse via anche Bohinen il discorso inizierebbe a farsi antipatico) e di dar seguito alle promesse fatte. Non c'è motivo di non credere a Iervolino, uno che ha vinto in qualunque ambito della vita e che vuole programmare a medio-lungo termine spendendo il giusto senza gettar soldi dalla finestra. E allora calma e gesso, bando ai giudizi negativi a priori e del tutto prematuri. Siamo convinti nascerà una Salernitana interessante. Speriamo ancora con Bonazzoli, Verdi e Ranieri a disposizione.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 giugno 2022 alle 00:35
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print