La Salernitana deve ripartire dalle certezze di questa stagione appena conclusa. La seconda salvezza conquistata vale tanto quanto uno scudetto. Iervolino da quando è arrivato ha operato le scelte giuste, anche quando ha sbagliato a non mantenere fede al primo esonero di Nicola ritornando sui suoi passi ci ha messo la faccia. Poi la svolta è arrivata con la scelta di Paulo Sousa e la Salernitana ha ottenuto una salvezza più che meritata, anzi più che tranquilla. Insomma, l’obiettivo è stato centrato in pieno andando aldilà di ogni aspettativa. Ora però tocca programmare il futuro partendo dal punto cardine del progetto: Paulo Sousa. Il rinnovo è una pura formalità, ma bisogna riuscire a strappare un contratto a lunga scadenza proprio per riuscire a disegnare e immaginare quel che di buono sarà costruito. Basi solide, il Milan è interessato a Dia, l’uomo della provvidenza granata, l’attaccante che ha garantito gol e solidità al reparto offensivo. Anche Dia deve essere inserito in un progetto lungo, bisogna riscattarlo a tutti i costi. Così come puntare anche su Ochoa, il portiere messicano che ha dato personalità e carisma alla difesa. Il gioco c’è, bisogna migliorarlo con altri uomini di qualità rispetto a quelli che già ci sono. Il lavoro di De Sanctis è stato ineccepibile. Bisognerà resistere alle tentazioni e alle offerte che arriveranno per Mazzocchi e anche per Coulibaly. Gli altri riscatti da valutare eventualmente quelli di Vilhena e Pirola, quelli da non fare Piatek e Troost-Ekong rimasti un pò fuori dal progetto, pur avendo avuto le loro buone occasioni. Insomma, bisogna puntare prima alle certezze che già ci sono, in primis la guida tecnica, poi al mercato in entrata, senza aver prima riscattato Dia. Senza di lui non sarebbe la stessa cosa la Salernitana che punta l’anno prossimo non solo a restare in serie A per la terza volta consecutiva.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 06 giugno 2023 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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