La vittoria della Salernitana sulla Fiorentina ha fatto sensazione, destando perplessità in diversi addetti ai lavori, manco se i viola fossero il Real Madrid. Commenteranno alla stessa maniera il poker casalingo incassato dalla squadra di mister Italiano contro l’Udinese? La verità è che nel calcio attuale nulla si può dare per scontato: può capitare che il Torino perda a Marassi contro il Genoa in superiorità numerica per buona parte della gara, senza praticamente tirare in porta e invece esprima un buon calcio con una gara gagliarda sul difficile terreno di Bergamo. Così come il Bologna, che senza assilli e ulteriori ambizioni di classifica batta l’Inter, limitando le possibilità di farle riconquistare lo scudetto.

Sappiamo benissimo che adesso arriva il difficile. Dopo tre vittorie la gente pensa che sarà facile ma io chiedo di sostenerci con amore incondizionato perché sostenendoci ci possano dare una grande mano in questo finale”, le parole del tecnico Nicola rimbombano forte, proprio a dimostrazione di ciò che abbiamo appena sostenuto. Se si darà per scontata la vittoria sul Venezia nel recupero, si commetterà un grosso errore, così come nel considerare “facili” le gare contro squadre che non hanno più nulla da chiedere al loro torneo. Giusto l’entusiasmo, probabilmente elemento fondamentale contro chi invece ha il morale sotto i tacchi, ma altrettanto corretto ci sembra mantenere alta la concentrazione consci, come sostiene il trainer granata, che il difficile deve ancora arrivare.

Intanto, registriamo l’ennesimo colpo basso nei confronti della Salernitana: far giocare tre gare in sette giorni è un’autentica ingiustizia, se consideriamo soprattutto le ultime due partite, “scontri diretti” con Venezia e Cagliari. Qui giocherà un ruolo fondamentale il tecnico Nicola, che deve essere bravo a gestire i suoi uomini sia sotto il profilo atletico che mentale. Il turn over è obbligatorio in tal caso e un po’ di strategia non guasterebbe. La gara al Gewiss Stadium (ex Azzurri d’Italia) è particolarmente complicata, difficile ma non impossibile però ottenere un buon risultato. Fossimo al posto di Nicola il turn over lo faremmo partire proprio da Bergamo, dando spazio a qualche seconda linea, volenterosa di fare bene e contribuire alla salvezza, piuttosto che a qualche titolare di fondamentale importanza. Ederson, Bohinen, L. Coulibaly, Djuric, giusto per fare qualche esempio, potrebbero riposare e tirare il fiato in attesa dello sprint finale. Meglio cercare di fare sei punti nelle due ultime due gare del trittico, che rischiare di farne addirittura meno del previsto. Una cosa è certa: la salvezza deve essere comunque raggiunta, ci contiamo! Ad ogni costo… Macte Animo!

Sezione: Editoriale / Data: Ven 29 aprile 2022 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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