E' una Salernitana scatenata sul mercato quella che nelle ultime ora ha ufficializzato gli arrivi di Botheim e Lovato e ha praticamente chiuso anche per l'arrivo di Diego Valencia e Lorenzo Pirola. Quattro colpi in dieci giorni e quello che salta subito all'occhio è la carta d'identità dei nuovi innesti: i primi tre classe 2000, l'ultimo addirittura classe 2002. Un dettaglio che illustra bene il progetto verde inaugurato da Iervolino e De Sanctis, che puntano a ringiovanire sensibilmente la rosa granata e scovare talenti da lanciare nel grande calcio. Insomma, granata alla ricerca di "nuovi Ederson". Se da un lato la partenza del brasiliano è stata vissuta come un duro colpo dai tifosi, considerando il tasso qualitativo dimostrato in appena sei mesi dall'ex Corinthians, dall'altro non si può plaudere a un'operazione che ha permesso al club di incamerare un'importante plusvalenza e di assicurarsi un prospetto interessantissimo come quello di Lovato. 

Insomma, la sensazione è che l'obiettivo della società sia quella di diventare un nuovo punto di riferimento dello scouting nazionale e una fucina di talenti sullo stile ben consolidato dell'Atalanta. La forza e l'ambizione dei giovani che dovrà, però, essere sapientemente bilanciata con la giusta dose di esperienza. In quest'ottica De Sanctis appare determinato a riportare a Salerno i due eroi della salvezza Simone Verdi e Federico Bonazzoli, che non erano stati riscattati, come tutti gli altri, per una precisa scelta societaria che ha voluto prima interpellare il nuovo ds ma che non ha mai messo in discussione la qualità dei due. Il ritorno dei due, oltre che graditissimo dalla piazza, completerebbe quasi del tutto anche un reparto offensivo dalle grandi potenzialità: i giovani Botheim e Valencia accanto ai più rodati Verdi e Bonazzoli, con Ribery a fare da "chioccia" dall'alto della sua esperienza. Oltre all'attacco urgono rinforzi anche in mediana e sugli esterni, dove, dopo gli addii di Ruggeri, Ranieri e Zortea e la probabile cessione di Jaroszynski la squadra di Nicola è praticamente ai minimi termini. L'obiettivo numero uno resta Cambiaso, anche lui, non a caso, un classe 2000, mentre in mediana il nome nuovo è quello del promettente Filippo Ranocchia della Juventus, addirittura un classe 2001. 

Un progetto interessante che va delineandosi fin da queste battute iniziali di calciomercato e che merita fiducia. Un progetto che però, è bene chiarirlo, è a medio-lungo termine, motivo per cui occorrerà anche la giusta pazienza, una dote che nel calcio non è facile riscontrare anche perché, dopotutto, sono sempre i risultati a fare la differenza. L'obiettivo di quest'anno non può che essere una salvezza tranquilla rispetto alla passata stagione vissuta al cardiopalma fino all'ultimo secondo. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 10 luglio 2022 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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