Piazza della Concordia rappresenta il luogo che ha visto commemorare i migliori momenti di gloria e felicità della Salernitana legati a vittorie di campionati. La prima volta in cui la piazza ospitò momenti di giubilo della tifoseria salernitana fu nel lontano mese di giugno 1990 , allorquando venne celebrata la promozione della Salernitana in serie B dopo ventiquattro interminabili anni di attesa. Era il periodo dello stadio Vestuti che da quell’evento chiuse o battenti dopo aver vissuto tante infuocate sfide nel girone meridionale di terza serie. L’inno che accompagnò quel vittorioso campionato fu proprio la canzone di Mietta “ Vattene amore” che, poco più che ventenne, infiammò la piazza con la sua voce potente, facendo cantare e danzare abbracciati il mister Ansaloni, il masseur Carmando e l'indimenticato capitano Agostino Di Bartolomei. Otto anni dopo, nel giugno del 1998,  la Concordia salutò un’altra grande festa della Bersagliera ovvero quella della seconda promozione in serie A, giunta cinquantuno anni dopo la prima. Era la Salernitana del calcio spettacolo targato Delio Rossi e del bomber Marco Di Vaio che presto avrebbe fatto parlare di se ai massimi livelli del calcio nazionale. I protagonisti dell’epoca cantavano e saltavano sul palco accompagnati dalle note dei neri per caso e le decine di migliaia di presenti fecero risuonare la piazza con cori da stadio, su tutti “ la capolista se ne va in serie A” e l’inno al profeta “ Delio Rossi alé”. Nel 1994, invece, teatro della festa promozione che celebrò il ritorno in serie B della Salernitana dopo l’amara retrocessione di tre anni prima dello spareggio di Pescara contro il Cosenza, fu lo stadio Arechi. In quell’occasione sul palco con  Simona Ventura si scatenò il “clan” dei siciliani composto da “cavallo pazzo” Grimaudo, l’eroe del San Paolo “Ciccio” Tudisco e il bomber Giovanni Pisano. Nel 2008 in occasione della promozione in serie B targata Lombardi-Murolo si festeggiarono i calciatori granata e la dirigenza dinanzi al Grand Hotel Salerno. L’hotel del lungomare di Salerno può essere considerato come il punto di contatto, dopo 15 anni, tra passato e presente, con motivo del contendere sempre lo stadio Arechi e i progetti costruiti su di esso. Dalla famosa conferenza stampa in cui Lombardi accusò Vincenzo De Luca, reo di ostacolare il progetto di rimodernamento del tempio salernitano e della copertura totale dell’impianto, all’attacco meno urlato, ma non per questo meno pungente, di Iervolino al fischiato sindaco Napoli. Ora come allora si parla ancora di copertura, di rimodernamento, di gestione da parte della società calcistica, con l'aggravante delle infiltrazioni di acqua e dei laghi che vanno guadati in ogni dove per entrare e uscire dallo stadio. La circostanza non fa onore alla classe politica salernitana e grida ancor più vendetta se ora si ha un presidente che investe e vuole portare in alto la Bersagliera. Un  presidente , anzi, disposto a sistemare lui i tornelli e a riaprire la curva Nord spendendo di tasca propria per amore della Salernitana e della sua fantastica tifoseria.

Sezione: News / Data: Ven 02 giugno 2023 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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