Le chiacchiere stanno a zero. Nello sport  giudizi, commenti e opinioni di chi, forse, non ha nemmeno tirato un calcio al pallone nella propria vita non contano nulla rispetto ai numeri. Quelli che raramente tradiscono e che promuovono a pieni voti la Salernitana del girone d'andata. 10 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Miglior rendimento interno, più gol fatti che subiti, secondo posto in classifica (in attesa delle gare di Monza e Spal), 34 punti e, per la prima volta, al giro di boa ci si ritrova tra le grandi del campionato alla faccia di chi parlava di freno a mano, galleggiamento volontario e quant'altro. Che servano due innesti di qualità lo stiamo ripetendo in continuazione, ma questo gruppo merita comunque un applauso da parte di tutti e maggiore incoraggiamento. Oggi anche il Pescara è andato al tappeto subendo lo stesso trattamento di Chievo, Pisa, Ascoli, Cosenza, Cremonese, Venezia, Entella e Cittadella, con il 3-0 a tavolino sulla Reggiana di qualche mese fa. Coppia d'attacco da dieci gol: sei per Tutino e quattro per Djuric, senza dimenticare i tre di Andrè Anderson che hanno fruttato sei punti. In pratica i granata si ritrovano a +3 rispetto a chi ha un organico valutato 50 milioni di euro. Un qualcosa che dovrebbe far riflettere quei detrattori a prescindere che torneranno nel dimenticatoio almeno fino a lunedì prossimo. E senza i quali l'Arechi, senza nulla togliere agli straordinari ultras e veri tifosi, è tornato ad essere un fortino. 

Sezione: News / Data: Sab 23 gennaio 2021 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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