È una Salernitana che guarda con attenzione al mercato estero. Dopo gli arrivi di Lovato e Pirola, i granata hanno preso soprattutto giocatori provenienti da campionati esteri, prima di ritornare sul mercato italiano con gli ultimi due arrivi di Bonazzoli e Kastanos. Molti si attendevano una squadra composta da molti più italiani ma, come ha anche dichiarato il ds De Sanctis (nella foto), sul mercato estero si possono trovare profili giovani che possano accrescere il patrimonio della società. Ovviamente questo non significa accantonare totalmente le trattative con club e con calciatori italiani (come per esempio Maggiore o Rovella, centrocampisti che piacciono molto ai granata). Esiste poi anche un Decreto Crescita del 2019, che permette alle società di risparmiare sugli ingaggi dei calciatori che provengono dall'estero. In questo caso la tassazione, infatti, passa dal 45% al 25%. La preoccupazione nasce dal fatto che una squadra composta da molti stranieri possa avere qualche difficoltà in più ad amalgamarsi, con calciatori che hanno bisogno di più tempo per adattarsi, per conoscere la lingua. Il rischio c'è (come capitato per il Venezia lo scorso anno) ma in realtà, come nel caso di Ederson e Bohinen, quando i calciatori sono bravi riescono ad emergere subito. E poi c'è anche l'esempio dell'Udinese che fa quasi esclusivamente mercato all'estero da tanti anni e riesce sempre a salvarsi in modo piuttosto tranquillo. L'importante in ogni caso è che arrivino calciatori bravi, siano essi italiani o no. 

Sezione: News / Data: Dom 07 agosto 2022 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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