È tempo a Salerno di iniziare ad individuare le priorità per il futuro della nostra Salernitana e, a tale concorso, si è a pieno titolo iscritta la Curva Sud Siberiano con un lungo ed eloquente striscione esposto alla fine della sfida persa contro l'Hellas Verona. Per gli ultras granata il primo passo che Iervolino dovrà compiere è chiaro e consisterà nello scegliere, finalmente diremmo, protagonisti, nei vari ruoli e non solo in campo, che siano prima di tutto uomini e poi calciatori, tecnici e dirigenti. Il bisogno di essere contornati, dopo tante umiliazioni, da soggetti che sentano la maglia e siano legati alla piazza passionale salernitana è davvero qualcosa di imprescindibile dalle parti del castello Arechi, perché è il minimo che merita una storia gloriosa come quella che ha scandito l'esistenza della Bersagliera. 

Inutile dire che concordiamo perfettamente con il punto di vista della curva, realtà che mai può retrocedere, ma sottolineiamo che, prima ancora che iniziare a prendere decisioni e operare scelte gestionali concrete, il primissimo passo sia un altro: rompere questo inaccettabile silenzio e fare sentire la voce del padrone. Sia questa voce tuonante o rassicurante lo scelga il presidente Iervolino, purché non perseveri nel tacere e nel prolungare questa agonia e astinenza di notizie cui sta condannando la tifoseria e tutti coloro che a vario titolo hanno a cuore le sorti del cavalluccio marino. 

Fossimo nei panni illustri del patron di Palma Campania andremmo ad indire una conferenza stampa fiume, dove parleremmo di passato, presente e soprattutto futuro, tracciando una linea che lasci, dopo averlo letto e commentato, il passato alle spalle e che segni il punto di partenza del viaggio futuro della Salernitana. Programmi, aspettative, obiettivi di breve, medio e lungo termine urgono e non possono proprio più attendere. Si chiede solo di ascoltare la voce ed il pensiero di chi detiene il timone del club campano, null'altro che questo, senza voler per forza sentire quello che tutti vorrebbero ascoltare perché prioritario è non coccolare i tifosi con parole al miele o illudendoli, bensì fondamentale è la verità e la trasparenza, qualunque essa sia. 

Iervolino disse poco tempo fa che sarebbe rimasto a Salerno qualora la piazza gli avesse dimostrato sostegno e ancora fiducia. Così si può dire sia stato, essendo mancata da allora ogni pur minima forma di contestazione al presidente ed essendosi anche il sacrosanto dissenso verso i calciatori manifestato in un contesto di assoluta civiltà. Ordunque non ci sono più alibi, è tempo di rompere questo silenzio assordante, è tempo di fare riecheggiare la voce del padrone.

Sezione: News / Data: Mer 22 maggio 2024 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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