Nel derby del Vigorito tra Benevento e Salernitana si confronteranno due squadre in corsa per il vertice, che scenderanno in campo con un modulo simile ma con identità diverse. Giuseppe Raffaele, pur mantenendo una certa elasticità nelle scelte, sembra orientato a ripartire dal 3-5-2: una struttura che garantisce densità in mezzo, maggiore equilibrio sulle transizioni e possibilità di sfruttare al meglio gli attaccanti. La Salernitana, d’altronde, ha trovato in questo assetto una base solida, utile sia nel palleggio che nell’attacco alla profondità.

Allo stesso tempo, il tecnico granata non rinuncia alla possibilità di cambiare pelle a gara in corso o anche dall'inizio. Il passaggio al tridente resta un’opzione concreta, soprattutto qualora il match richiedesse più ampiezza, uno schermo offensivo più aggressivo o la necessità di mettere in difficoltà la linea difensiva sannita con più uomini sulla trequarti. Dall’altra parte, il Benevento, pur avendo cambiato guida tecnica, non ha abbandonato il suo marchio di fabbrica, cioè il 3-4-3.

Un modulo che punta a sviluppare gioco sugli esterni, alimentare le catene laterali e riempire l’area con gli inserimenti dei tre giocatori d’attacco. La 'strega' resta una squadra votata al possesso e alla verticalità rapida, con un’identità molto chiara indipendentemente dall’allenatore. Ne verrà fuori un confronto di filosofie, la concretezza e la capacità di adattamento della Salernitana contro la ricerca del dominio territoriale del Benevento. Una partita che si giocherà anche sulle lavagne tattiche, oltre che sul campo.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 28 novembre 2025 alle 15:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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