E' stato, in ordine cronologico, l'ultimo colpo del mercato estivo. Quell'attaccante che serviva come il pane per completare un reparto offensivo già molto competitivo per la categoria. A Pescara non la presero benissimo, ancora oggi diversi tifosi biancazzurri accusano la società di aver perso uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico italiano, tra l'altro protagonista assoluto della promozione in B sotto la guida di un allenatore esperto come Silvio Baldini. Andrea Ferraris prova a riprendersi la Salernitana dopo un periodo di fisiologico appannamento, lui che era partito col botto segnando tre bellissime reti consecutive contro Atalanta23, Giugliano e Cerignola facendo innamorare il popolo di fede granata. "Sono veramente felicissimo di aver firmato per la Salernitana" disse nel giorno dell'arrivo a Salerno "questo stadio era un po' nel mio destino visto che, in A, fui convocato dal Monza proprio in occasione di una partita contro i granata. Rimasi impressionato dalla curva, ti danno una carica pazzesca e voglio segnare quanto prima sotto la Sud".

In avvio di stagione è stato impiegato come seconda punta, dimostrandosi a suo agio soprattutto con il quasi omonimo Ferrari. Un tandem, per caratteristiche, complementare e in grado di creare difficoltà a tutte le difese della categoria. Poi Raffaele, sempre molto bravo dal punto di vista tattico, gli ha chiesto di sacrificarsi un po' e di abbassare il baricentro per garantire maggior equilibrio a una squadra bella da vedere in fase offensiva, ma che continuava a subire troppi gol. Con la Cavese, nel derby del 5 ottobre, agì da trequartista pur con tendenza ad allargarsi per sfruttare la sua bravura nell'uno contro uno. Da Catania in poi, invece, in non possesso era un vero e proprio centrocampista aggiunto, strategia utile a tenere basso il baricentro degli avversari e per aumentare la qualità del fraseggio.

In questo modo, però, Ferraris non è riuscito più a essere incisivo in zona gol e qualche panchina a sorpresa (vedi sfida interna col Crotone) ha fatto storcere il naso a una tifoseria che lo vorrebbe sempre in campo e che spera che la società faccia uno sforzo per assicurarsene le prestazioni a titolo definitivo. Tra Faggiano e Foggia, come detto pubblicamente dal ds, c'è già un principio d'accordo, ora bisognerà ragionare in termini economici.

Sezione: News / Data: Gio 27 novembre 2025 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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