Tanti ex granata per l'ultimo saluto a Ricchetti. Pisano: "Sei stato il più forte di tutti"

Una folla commossa ha dato oggi pomeriggio a Foggia l’ultimo saluto a Carlo Ricchetti, indimenticato tornante della Salernitana scomparso a 55 anni colpito da un brutto male. Nella chiesa del Carmine Nuovo, accanto ai familiari, c’erano tanti amici e protagonisti di quella squadra leggendaria che fece sognare Salerno: da Roberto Breda a Facci, da Rachini a Strada, De Cesare, Gigi Genovese, fino ai semplici tifosi granata da quelli meno noti a quelli più noti come Raffaele “il Vikingo”, simbolo di una passione che travalica le generazioni. Tanti anche i giornalisti provenienti da Salerno

Sui social, il Direttivo Ultras Salerno ha voluto rendere omaggio al “Re del Taglio” con parole cariche di affetto e orgoglio:

“Hai lottato come un leone contro quel maledetto male. Ci hai ispirato cori e sogni, sei stato parte del periodo d’oro della Salernitana. Oggi ci lasci un vuoto enorme, ma il tuo ricordo resterà eterno: nella storia del club e nei cuori di tutti gli sportivi salernitani. Che la terra ti sia lieve, Carlo. Salerno piange il suo CR7 e non ti dimenticherà mai.”

In un secondo messaggio, gli ultras hanno ribadito:

“Chi ha amato la nostra maglia, chi ha lottato e onorato i nostri colori, non sarà dimenticato. Ciao Re del Taglio, adesso correrai lungo la fascia del paradiso.”

Anche il Centro di Coordinamento Salernitana Clubs, attraverso il presidente Riccardo Santoro, ha espresso il dolore di tutto il tifo organizzato:

“Giorno assai triste per il popolo granata. Carlo è stato parte del nostro ‘dream team’, protagonista di anni indimenticabili. Immaginiamo che ora stia giocando libero e felice in un’altra dimensione. In ogni lacrima che verseremo ci sarà il riflesso di quei giorni felici.”

Infine, il saluto del club Mai Sola sintetizza con semplicità il sentimento comune:

“Ogni parola in più sarebbe inutile. Ciao Carlo, grazie per averci fatto volare e per i sogni che ci hai regalato.”

Un’onda di affetto che conferma quanto Ricchetti fosse amato non solo come calciatore, ma come uomo vero, generoso e leale. Per Salerno, il Re del Taglio non morirà mai — continuerà a correre idealmente su quella fascia, con il coro che da ieri risuona ancora più forte:
“Ricchetti… Lalalalalalà…”