Protagonista assoluto della gara di ieri è stato invece - come sempre - il pubblico dell'Arechi. 14500 spettatori, 51mila in totale nelle quattro gare casalinghe pur con il doppio salto all'indietro di categoria,curva Sud sold out e che ha spinto soprattutto nei momenti di difficoltà. A fine gara bellissima la scena della squadra che festeggia con la propria gente al ritmo di "Despacito", una simbiosi nata non tanto dai risultati e dalla classifica, ma dall'atteggiamento battagliero di un gruppo che sta incarnano i valori del popolo.

"Sono determinanti" ha ammesso Raffaele "si sta creando un connubio fantastico, la gente dopo due retrocessioni non ti regala nulla se non vede spirito di sacrificio. Se chi non gioca entra in campo per esultare è chiaro che il tifoso lo nota ed è felice. Questa compattezza sarà decisiva nei momenti difficili che prima o poi attraverseremo. Insieme vogliamo regalare soddisfazioni e vivere altre giornate così".

Achik ha detto grossomodo le stesse cose, sperando che "presto i tifosi possano venire anche in trasferta, ci danno una carica incredibile ed esultare sotto la curva Sud mi ha emozionato". Chissà che l'ennesimo esame di maturità superato (con striscioni di rispetto per una tifoseria rivale come quella della Cavese, il no alla trasferta ha spinto gli ultras a dire no ad ogni tipo di coro ostile) non possa spingere il Ministro Piantedosi a fare un passo indietro circa un divieto che rischia di privare la Bersagliera del dodicesimo uomo in campo esterno fino al primo dicembre. E ora che si gioca prima a Monopoli e poi a Catania ce ne sarebbe stato davvero bisogno.

Sezione: News / Data: Lun 06 ottobre 2025 alle 16:30 / Fonte: Luca Esposito per TMW
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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