Il calcio è semplice. "Divertitevi". Aurelio Andreazzoli, 70 anni il 5 novembre, è tornato nello spogliatoio dell’Empoli (al posto di Paolo Zanetti) e ha espresso pochi e chiari concetti ai suoi ragazzi frastornati da quattro batoste. Poi li ha messi in campo contro l’Inter e ha limitato i danni e ieri ha ricevuto quel che meritava. Il primo successo del campionato. E, sia chiaro, guai a dare il suo Empoli per morto. È più vivo che mai. Con l’entusiasmo, la vivacità, la corsa, la tecnica della meglio gioventù: Baldanzi che passa alla storia per il primo gol del torneo dei toscani è un 2003 ed è il futuro del nostro calcio, Fazzini e Shpendi hanno la sua età, Cancellieri uno di meno.

I fantastici quattro hanno sconquassato una Salernitana (raggiunta a quota tre) irriconoscibile, senza un’anima, incapace di reagire se non con la potenza dello scatenato Cabral e salvata dalle parate di Ochoa che è stato uccellato (pallone tra i suoi piedi da destra) solo sul gol. (...) Non spaventano i tre pareggi, ma l’inconsistenza della squadra di Paulo Sousa che non ha avuto neppure il contributo di Candreva (uscito dopo 45’ per un problema all’adduttore) e nell’intervallo ne he cambiati tre per la disperazione. Lui, che ha un aplomb inglese, nel primo tempo ha perso visibilmente il controllo. Bisogna capire se ha ancora quello della squadra (ieri in tribuna c’era Leonardo Semplici). Ma la fiducia fino a sabato (con l’Inter) è intatta. Ieri ha tentato pure la disperata carta Dia.

La Salernitana non va proprio. Zero ritmo, zero reazione, difesa pesante che subisce in velocità e in transizione. Ieri c’è stato solo Cabral. Il capoverdiano (gol annullato in fuorigioco), ha caricato il destro e ha colpito il palo al tramonto del match. Poi ha trovato Berisha nel recupero. Sarebbe stato troppo per la squadra, ma almeno lui è un certezza.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 28 settembre 2023 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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