Una storia di tormenti e passione che, in questi mesi, non si è rivelata distruttiva come nel romanzo "Cime Tempestose", quello scritto da Emily Bronte che il d.s. Sabatini citò nella sua presentazione ufficiale cinque mesi fa. Anzi da allora il mondo Salernitana, ingrigitosi per le paure societarie e di risultati negativi, si è trasformato in un film a colori grazie agli investimenti del presidente Iervolino, alle scelte di mercato di Sabatini e al lavoro di Nicola e dei suoi giocatori. Ora non resta che attendere i titoli di coda che potrebbero sancire il finale più atteso: la salvezza della Salernitana. La lunga settimana di vigilia è iniziata, anche per i calciatori. Tra questi ci sono storie da raccontare, come quella di Milan Djuric. In questi mesi è diventato uno dei calciatori più impiegati dall’allenatore, preziosissimo nel gioco aereo e spesso decisivo. Eppure Djuric è in scadenza di contratto. (...) A Salerno c’è voglia di vivere subito gli ultimi novanta minuti della stagione per difendere i due punti di vantaggio sul Cagliari. C’è l’Udinese ed una salvezza che sembra ad un passo ma da queste parti la scaramanzia è per tanti una fede incrollabile, come quella per la squadra di calcio. Ed allora un anno dopo la promozione in A, anche se in alcune strade della città resistono ancora drappi e bandiere granata, per tanti è vietato pronunciare la parola salvezza. Da oggi, intanto, inizia la caccia al biglietto. Lo stadio Arechi si riempirà ancora una volta. Il tutto esaurito è scontato ma la capienza attuale (29.500 spettatori) non basta a soddisfare le richieste della tifoseria.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mar 17 maggio 2022 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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