Mentre città limitrofe, infrangendo ogni regola, hanno dato sfogo a tutto il peggio che possa albergare nell'animo umano, la città di Salerno continua a rappresentare un esempio di umanità, maturità, coerenza e civiltà. Nello scorso mese di aprile in tantissimi avrebbero voluto ricordare il compianto Carmine Rinaldi dieci anni dopo la tragica scomparsa, ma l'emergenza Covid non permetteva assembramenti nè manifestazioni pubbliche e ognuno soffrì da casa riaprendo una ferita che, in realtà, non si è mai chiusa. Un paio di striscioni nei punti strategici della città, poi un silenzio assordante e l'angolo dei ricordi che consentì ai più giovani di rivivere anni d'oro attraverso i social e i siti internet. Oggi, nel sempre suggestivo scenario dello stadio Vestuti, l'amico di sempre Ciccio Rocco e tanti altri ultras di vecchia data hanno inteso commemorare il Siberiano nel modo più semplice possibile: racconti, qualche lacrime, i cori che tanto amava lanciare dalla balaustra e un abbraccio virtuale alla famiglia che, con compostezza e dignità, ha provato ad affrontare il terribile lutto senza mai scadere in atteggiamenti eccessivi. "Quanto ci vorrebbe una figura come Carmine, quanto soffrirebbe se vedesse che la curva non è più quella di un tempo" scrive qualcuno su facebook, altri ripropongono le foto della coreografia inscenata col Poggibonsi che lasciò a bocca aperta anche un personaggio apparentemente freddo come Lotito.

E proprio su facebook è stato diffuso il testo di una lettera che riportiamo integralmente si seguito: "10 anno dopo, la storia continua. Orgogliosi di essere la voce che racconta la tua vita. Sostiene Carmine: io non sono morto, non piangete quando pensate a me! E, se ne avete bisogno, chiamatemi pure e io verrò. Non potrete vedermi, certo, non potrete toccarmi...ma ci sarò. E se ascoltate i vostri cuori, sentirete chiaramente la dolcezza dell'amore che vi porterò. Sostiene Carmine: quando comprenderete che non ci siamo mai divisi, quando sarete grati per gli anni bellissimi che abbiamo vissuto, quando un giorno camminerete ancora insieme allora vi accorgerete che io ci sarò. Sostiene Carmine: io sono la speranza che vi porterà conforto, sono la stella che brilla di notte. Non venite alla mia tomba per piangere, io non ci sarò". Non c'è altro da aggiungere se non un forte abbraccio al mondo ultras granata.

Sezione: Tifo granata / Data: Dom 31 maggio 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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