Mister Ventura, in sala stampa, ha parlato ancora di progressi e di passi in avanti, probabilmente il mister si sta accontentando di poco. Se in panchina ci fosse stato il Menichini di turno, è chiaro che tutti saremmo stati strafelici di commentare un pareggio in rimonta e una classifica che vede i granata in piena zona playoff ormai da mesi. Quando, però, hai la possibilità di contare sul "maestro" e su una squadra di qualità in quasi tutti i reparti, è palese che non puoi accontentarti dello show di Pescara, del dominio a Benevento e poi di una serie di partite che si assomigliano tremendamente tra di loro. Diciamoci la verità: quando manca Lombardi, questa Salernitana esprime un calcio prevedibile e poco produttivo. I tiri in porta latitano da tempo, anche le vittorie interne con Livorno, Trapani e Venezia avevano fatto suonare un campanello d'allarme e il rendimento esterno fa capire perchè non si potrà puntare più alla promozione diretta pur avendone tutte le potenzialità. Da Ventura ci aspettiamo di più. Senza troppi giri di parole. Abbiamo già elogiato più volte la sua carriera, la sua capacità di gestire il gruppo e di essere manager a 360°. ma sarebbe ora di capire come mai questa squadra subisce gol in continuazione, vive di giocate singole o estemporanee e non riesca ad essere performante come accaduto, ad esempio, nella gara d'esordio col Pescara.

Oggi, però, c'è stata una prova di carattere. Quando affronti Bisoli, catenacciaro che fa della grinta e della fase difensiva la sua arma migliore, e ti ritrovi in svantaggio dopo tre minuti senza la spinta dei tifosi e con tante defezioni diventa sportivamente parlando drammatica e tutti hanno temuto una debacle quando la Cremonese, senza nemmeno sapere come, ha addirittura raddoppiato. E il gol del 2-3, abbinato all'espulsione di Lombardi, avrebbe messo ko chiunque sotto tutti i punti di vista. E invece la Salernitana ha reagito, ha sfiorato il pareggio, ha prodotto un gioco anche discreto ed ha raggiunto meritatamente il pareggio che, in fondo, le consente di essere salva con ampio anticipo e di evitare il finale horror della passata stagione. E' chiaro che bisognerà accelerare per blindare i playoff, anche perchè dietro si corre e avanti scappano. Il Pisa è forse la squadra atleticamente più in forma: a Salerno ha corso fino alla fine, Pescara e Spezia le ha battute in zona Cesarini. L'1-1 tanto criticato di 10 giorni fa deve essere assolutamente rivalutato. Resterà comunque l'amaro in bocca per aver perso punti per strada per errori banali e non per la superiorità degli avversari. Con la Juve Stabia non si potrà sbagliare e non esisteranno alibi, nemmeno gli arbitri che pure oggi ci hanno messo tanto del loro. Un'altra mancata vittoria aprirebbe ufficialmente la crisi e alimenterebbe i tromboni sfiatati che oggi, sullo 0-2, erano già pronti a stappare lo spumante e invadere i social. Per fortuna ci ha pensato Di Tacchio. Il cuore del capitano, quello che l'anno scorso ci ha messo cuore, sudore, muscoli, sangue e faccia giganteggiando in un gruppo senza anima. Quest'anno l'opinione pubblica lo ha "massacrato" esageratamente, che questa doppietta ammutolisca anche i più feroci detrattori. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 30 giugno 2020 alle 00:08
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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