Si dirà che non bisogna prendersela con chi è appena arrivato, che l'Inter è troppo superiore e che sussiste una situazione d'emergenza difensiva che creerebbe problemi a chiunque. Tutto giusto. A nostro avviso, però, Liverani merita già di finire sul banco degli imputati per aver presentato a San Siro una formazione semplicemente pessima. A che serve cambiare allenatore se si insiste - ad esempio - su un centrocampo a due contro gente di quel livello?

Possibile che, dopo l'uscita di Boeteng, debba essere adattato un centrocampista come difensore centrale? Come mai Kastanos (entrato addirittura dopo Legowski e schierato esterno altro a sinistra) parte dalla panchina e poi dobbiamo vedere in campo un elemento come Dia che ha creato tanti grattacapi allo spogliatoio e alla società durante l'arco della stagione? E' facile dire in sala stampa che, dalla prossima, "giocherà chi ha fame".

4 allenamenti non erano sufficienti per capire che c'è qualcuno che, da molti mesi, ha la testa altrove e non onora la maglia come vorrebbero i tifosi granata? Diciamoci la verità: Inzaghi, pur con gli errori commessi nella gara interna con l'Empoli (persa per un'autorete e un rigore), contro le grandi e in emergenza ha sempre proposto una Salernitana battagliera, organizzata, coraggiosa, a tratti anche bella da vedere e penalizzata dalla cattiva sorte.

A nostro avviso esonerarlo è stato un errore. Perchè aveva risollevato moralmente il gruppo, perchè ha convissuto con situazioni difficilissime senza mai alzare la voce, perchè la sua Salernitana ha messo in grossa difficoltà Napoli, Roma, Juventus, Lazio e milan vincendo uno scontro diretto vitale come quello di Verona e conquistando un punto d'oro a Torino. Quando qualche presunto esperto lo criticava per non averla giocata a viso aperto.

Liverani, a pelle, non ha avuto un buon impatto con lo spogliatoio, oggi non abbiamo visto alcuna scossa. Anzi, alcuni giocatori sono usciti dal campo senza salutarlo. A questo punto, però, bisogna rivalutare anche il mercato di gennaio. Che, per la verità, noi abbiamo giudicato con un 5 in pagella senza farci contagiare da entusiasmo collettivo che ritenevamo del tutto ingiustificato.

Sono arrivati, e in ritardo, calciatori fermi da tempo (avete visto Boateng oggi?), reduci da una lunga inattività, riserve nelle rispettive squadre o provenienti da campionati totalmente diversi. Pellegrino, Vignato, Gomis o Zanoli possono risolvere i problemi di una squadra ultima in classifica da settembre? Sabatini avrà sempre stima da parte nostra come uomo e come professionista, è lodevole vedere quanta energia abbia profuso in queste settimane pur in condizioni non ottimali. E gli auguriamo di tornare presto al top della forma: l'affetto non mancherà mai.

Tuttavia non è lesa maestà dire che, dal mercato di gennaio, pur con difficoltà economiche e il discorso dell'indice di liquidità, ci si aspettava di più. Lo ha riconosciuto lo stesso DG, lo ha detto chiaramente un allenatore esonerato frettolosamente e che, per aver accettato Salerno nella tempesta, meritava di giocarsela fino alla fine rispetto a chi è reduce da una retrocessione e due esoneri di fila. 

Nulla contro nessuno, lo ribadiamo, ma il cambio di guida tecnica pare abbia prodotto soltanto confusione. E domenica sera, ahinoi, c'è il rischio di ritrovarsi lontanissimi dalla zona salvezza. Incredibile, se si considera che anche la squadra costruita col trust e mille paletti aveva una situazione di classifica differente e, forse, gente anche più forte sul piano qualitativo.  Ora la rosa appare addirittura più debole. E non c'è l'alibi del budget: il DG lo sapeva dall'inizio e le casse sono pesanti anche per ingaggi come quelli di attaccanti brasiliani non pervenuti e tuttora strapagati.

La matematica tiene ancora a galla la Salernitana e il prossimo mese propone sfide teoricamente alla portata, ma un gruppo così spento che cambia allenatore ogni tre mesi ha davvero voglia di lottare per la maglia?

Sezione: Editoriale / Data: Sab 17 febbraio 2024 alle 00:09
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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