Non è stato l'inizio di campionato che tutti ci aspettavamo anche se mister Paulo Sousa lo aveva in un certo senso predetto, dopo il mercato caratterizzato dall'arrivo di tante scommesse e tutte negli ultimi 15 giorni di agosto. La Salernitana è partita con tre pareggi in cinque giornate di campionato in cui, a parte la Roma (e forse il Torino), sono state affrontate tutte squadre quantomeno di pari livello. Un po' di sfortuna (con i tre pali), qualche infortunio di troppo (Lassana Coulibaly, Daniliuc, Maggiore, Dia) ma è indubbio che qualche punto in più i granata avrebbero dovuto e potuto raccoglierlo. L'Udinese è in questo momento una squadra battibile e un pari a Lecce si poteva anche raccogliere così come anche una vittoria in casa col Frosinone. Il campo però ha detto altro e bisogna accettarlo.

I campani devono recuperare alcuni punti di svantaggio soprattutto dai salentini e dai ciociari oltre che dal Verona ma per il resto tutte le squadre sono ancora racchiuse in pochissimi punti, basta una vittoria e ci si rimetterebbe in carreggiata scalando tante posizioni. Ad Empoli l'occasione è di quelle buone, contro una squadra si in ripresa dopo l'arrivo di Andreazzoli e la sconfitta onorevole con l'Inter solo per 1-0 ma resta comunque la squadra che ha perso cinque partite su cinque senza segnare. 

Il campionato però è appena agli albori e non c'è nulla di compromesso, anche in caso di risultato negativo in terra toscana. Nessuno nella parte destra della classifica può contare su calciatori come Ochoa, Candreva, Lassana Coulibaly, Dia, Mazzocchi e lo stesso Cabral. La Salernitana al completo può salvarsi tranquillamente, non bisogna quindi essere eccessivamente preoccupati. La delusione però c'è, sta nel fatto che questa squadra, che può contare sull'ossatura che lo scorso anno ha conquistato 42 punti e il 15esimo posto, avrebbe potuto fare un grande campionato con un acquisto di spessore per reparto.

Tutti concordano sulla strategia dei giovani e delle scommesse, ma solo se questi vengono affiancati da qualche giocatore di maggiore esperienza. Prendere i vari Tchaouna (2003), Martegani (2000), Ikwuemesi (2001), Legowski (2003) va benissimo ma in difesa occorreva un centrale di esperienza e forte di testa (non è un caso se la Salernitana lo scorso anno ha chiuso con la terza peggior difesa e anche quest'anno si continua a subire costantemente gol molti dei quali di testam e da palla inattiva) al posto di Bronn che ormai è fuori dal progetto tecnico di Sousa, un centrocampista in più (magari con caratteristiche simili a Coulibaly) che potesse anche numericamente dare maggiori opzioni al tecnico portoghese e un bomber con una decina di gol nelle gambe, non alternativo a Dia ma complementare, che potesse reggere il peso dell'attacco anche in caso di assenza del senegalese (come sta capitando). La speranza è che il grande campionato la Salernitana lo possa fare ugualmente, con l'esplosione definitiva dei nuovi arrivi e il ritorno dei big ai livelli dello scorso anno, e che si possa migliorare magari anche i punti e la posizione dello scorso anno. Il rammarico per ciò che poteva essere e che in questo momento non è, però rimane. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 26 settembre 2023 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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