Michalis Iliadis ha scelto di essere un portiere da bambino e dopo tanti sacrifici finalmente lo è diventato. A 23 anni può vantare un curriculum professionale di tutto rispetto: ha iniziato la sua carriera nell'accademia del Doxa Dramas, in Grecia. Poi è passato all'Olympiakos U19 con cui ha giocato anche qualche partita di UEFA Youth League. Inoltre è stato anche un calciatore della Salernitana. Nella lunga intervista fatta ieri, per la rubrica 'Due chiacchiere con...", insieme al nostro ospite abbiamo parlato di tutto: dalla sua esperienza in granata al futuro del calcio post-covid.

Iliadis ha iniziato così la chiacchierata: "Mi trovo in Grecia, a Drama. La situazione qui è migliore rispetto all'Italia, abbiamo pochissimi casi. Comunque anche noi siamo in quarantena. Possiamo uscire sei volte in una giornata: per esempio per andare al supermercato o fare altro. Tra qualche giorno inizieranno a riaprire qualche negozio. Mi alleno tutti i giorni, seguo un programma che la società ci ha dato. Faccio per lo più esercizi di corsa e mobilità. Dobbiamo essere sempre pronti nel caso si dovesse iniziare. Il calcio è la mia vita e mi manca tanto. Non sappiamo ancora quando si potrà riprendere, probabilmente la Serie A lo farà entro la fine di giugno. La Federazione ellenica non ci ha ancora comunicato nulla, stiamo aspettando. Alla fine del mio campionato, la Super League 2, mancano due partite. Poi, però, ci saranno da giocare play-off e play-out. Il calcio dopo questa pandemia non sarà più lo stesso". 

Sulla sua esperienza a Salerno ha detto: "Non ho ancora capito cosa non è andato, eppure mi sono sempre allenato dando il massimo. Non mi è stata mai data un'occasione per dimostrare il mio valore. Ci sono rimasto male, soprattutto a livello psicologico. Il direttore Fabiani è una brava persona, non ci ho parlato tanto, ma lo vedevo spesso durante gli allenamenti e le partite. Tutti gli allenatori che ho avuto - Sannino, Bollini e Colantuno - mi hanno dato qualcosa, sono professionisti con una grande esperienza nel mondo del calcio. Di quegli anni sento ancora Odjer, un grande amico che mi aiutato ad imparare l'italiano. Strakosha è un portiere forte, che anno dopo anno migliora sempre di più. Mi aspettavo questa sua esplosione. Di Salerno città mi mancano le persone e soprattutto passeggiare sul lungomare, mi rilassava tanto. Spero un giorno di tornarci". 

E della Salernitana di Gian Piero Ventura: "Guardo tutte le partite dei granata, grazie ad Internet. Ha una squadra fortissima, dove ci sono molti miei compagni come Akpa Akpro e Sofian Kiyine. Secondo me quest'anno può salire in Serie A. I tifosi sono fantastici, lo stadio quando è pieno sembra un vulcano. Ricordo ancora la mia prima partita lì, contro il Verona. Già un'ora prima del fischio d'inizio l'impianto era sold-out. I supporters granata non meritano la BUn grande saluto a tutti i tifosi della Salernitana, siete incredibili. Dovete continuare a supportare la squadra, come fate sempre".  

Sezione: Esclusive TS / Data: Lun 04 maggio 2020 alle 14:00
Autore: Orlando Aita
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