Alla fine vincono solo i tifosi. E non è una frase fatta, soprattutto in una città passionale come quella di Salerno. Trovatela, in Italia, una piazza capace di garantire 12mila spettatori per la prima partita a porte aperte in serie C dopo aver assaporato le trasferte di San Siro e dell'Olimpico e dopo aver giganteggiato tra le mura amiche con alcune delle big del calcio italiano. Oltre 5200 abbonamenti sottoscritti, 4000 biglietti staccati in prevendita (oggi pomeriggio saranno aperti anche i botteghini dell'Arechi), un nuovo club inaugurato in provincia (a Bivio Pratole), gli ultras che vanno a caricare la squadra e lo staff tecnico al Mary Rosy e il Centro di Coordinamento che esporrà nuovamente gli striscioni dei tanti club che stasera saranno regolarmente sugli spalti indossando idealmente la maglia numero 12.

Colpo d'occhio d'eccezione in curva Sud, tanti bambini nei distinti e in tribuna in attesa di quelle iniziative rivolte alle famiglie e ai più giovani che riscossero enorme successo la passata stagione, 10mila spettatori complessivi pronti a cantare dal riscaldamento fino al 95'; un dato di tutto rispetto se rapportato alla categoria e alla "depressione" sportiva di un ambiente che ha deciso di accantonare ogni forma di contestazione all'indirizzo della società pur mantenendo una posizione molto critica all'indirizzo di Iervolino e Milan come certificato da striscioni duri e manifesti ironici esposti nei vari punti strategici della città durante l'estate.

Per vincere il campionato, dunque, la Salernitana si aggrappa a quello che, da sempre, è stato il suo più fedele alleato. L'auspicio è che il 18 settembre possano arrivare buone notizie anche per quanto riguarda la presenza del pubblico in campo esterno. Perchè Salerno può fare la differenza anche in trasferta.

Sezione: News / Data: Dom 14 settembre 2025 alle 16:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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