Ospite dei microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione 'A Tutta C', Roberto Boscaglia, tecnico con una lunga esperienza nei campionato di Serie B e C ha analizzato i temi del campionato di terza serie:

Mister, quale fotografia si può fare di questo campionato? Siamo all’inizio, ma le chiedo una valutazione complessiva, sia tecnica che mediatica.
"Secondo me c’è anche una crescita tecnica. È un campionato difficilissimo, molto competitivo e con tanto campanilismo, ma anche con tanta qualità. Negli ultimi anni il livello si è alzato. A livello mediatico, poi, Sky ha fatto tanto e anche voi con le trasmissioni portate attenzione: questo è importante per il blasone delle tante squadre di Serie C, molte delle quali hanno anche fatto la Serie A. È un bene per tutto il movimento"

E' contrario all’obbligatorietà del minutaggio?
"Assolutamente sì. Si deve giocare per merito, non per un regolamento. Se un giovane è bravo deve giocare, altrimenti no. L’obbligatorietà crea confusione e spesso danneggia i ragazzi stessi: finito il minutaggio, spariscono. È una questione anche psicologica molto delicata".

Veniamo al ruolo degli allenatori di Serie C. Non pensa che il vostro lavoro meriterebbe più attenzione e valorizzazione?
"Sì, ma serve anche educare i dirigenti. Oggi spesso si scelgono allenatori con poca esperienza, mentre questo è un mestiere che si impara sul campo. Non è solo tattica o tecnica: è psicologia, è gestione delle risorse umane. I giovani di oggi non sono quelli di 20 anni fa: vivono i social, un mondo completamente diverso. Devi entrare nella loro testa, trovare la chiave giusta, altrimenti non ti seguono. In Italia siamo tutti preparati sul piano tattico, ma serve molto di più per trasmettere idee".

Passiamo alle seconde squadre. Sono utili alla Serie C o rischiano di penalizzarla?
"Serve mettere un limite, altrimenti si snatura il campionato. È chiaro che le società di A ne traggono beneficio, basti guardare la Juventus. Ma cosa portano davvero al calcio di Serie C? Spesso metà rosa è composta da stranieri. Certo, danno solidità economica e prestigio, ma il beneficio principale è delle società che le gestiscono, non del sistema. Se ne devono valutare bene tutti gli aspetti".

Il Girone C resta il più difficile?
"Senza dubbio. Salernitana, Catania, Benevento hanno investito come squadre di B. C’è il Crotone che torna competitivo, il Trapani che ha già annullato la penalizzazione e sta facendo bene. Ogni partita è durissima, gli stadi sono pieni e l’ambiente pesa tanto. È un girone fantastico e imprevedibile: nessuna partita è scontata, puoi vincere o perdere con chiunque".

Sezione: News / Data: Gio 25 settembre 2025 alle 16:30 / Fonte: Tuttomercatoweb
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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