2-0 a 20 minuti dalla fine, 11mila spettatori in festa sugli spalti, Ferraris al terzo gol consecutivo, primo posto consolidato e record di tutti i tempi con sei vittorie in altrettante partite. Sembrava davvero il pomeriggio perfetto, con una Salernitana in grado di sciorinare anche un calcio piacevole e di mettere in grossa difficoltà un osso duro come il Cerignola. Il calcio, però, ha dinamiche che sfuggono alla logica e ci ritroviamo a commentare una clamorosa sconfitta frutto di una serie di situazioni che vanno analizzate con lucidità.

Partiamo dall'arbitraggio. Pessimo. Chi legge le mie rubriche su TuttoC o Tuttomercatoweb sa bene che ho spesso bocciato chi, nel match dell'Arechi, ha commesso una serie di errori imperdonabili a certi livelli. Il rigore concesso ai pugliesi, generoso, il primo gol annullato alla Salernitana, la coerenza nei provvedimenti disciplinari e, in generale, la gestione di un match correttissimo ma che ha fatto registrare espulsioni e ammonizioni a iosa fanno storcere il naso e imporrebbero uno stop da parte del designatore. E proprio al designatore chiediamo: per un match tra la capolista e chi l'anno scorso ha sfiorato la B non poteva essere scelto un fischietto di maggiore spessore? L'FVS, con pochissime immagini a disposizione e due sole telecamere, può essere davvero uno strumento di supporto o crea ulteriore confusione? Senza voler parlare di malafede o cadere nel vittimismo diciamo che da tanto, troppo tempo la Salernitana ha motivo di lamentarsi.

Doveri fu l'ultimo, in ordine cronologico, a sbagliare l'impossibile nel match di ritorno contro la Sampdoria, in queste prime giornate invece tre gol annullati col Siracusa, un "rigorino" al Sorrento e un penalty quantomeno dubbio non fischiato su Villa a Giugliano. Insomma, la tecnologia non sta proprio dando una mano alla Salernitana. In sala stampa ci saremmo aspettati il presidente o un esponente della società, non un tesserato che, a caldo, avrebbe potuto rilasciare qualche dichiarazioni polemica. Ci sono però ovviamente anche le colpe della Salernitana. Raffaele, a nostro avviso, doveva sostituire Capomaggio. 2-0, 20 minuti dalla fine, giocatore già ammonito e tra l'altro stanchissimo e poco lucido: quel fallo proprio non si fa, da lì è nata una rimonta inopinata. E poi ancora con Quirini mezzala, un giocatore che ha fatto le sue fortune da esterno destro e non da mezzala. Terza insufficienza di fila per un ragazzo con potenzialità, ma che non ha iniziato col piede giusto.

E poi gli errori individuali, con Donnarumma bravissimo ma in colpevole ritardo sulla prima rete e Frascatore che ha fatto una cosa che non ha una spiegazione. Mancano due minuti, sei in 10 contro 11, l'avversario ti sta assediando, il punto ti permette di restare in vetta e ti metti a giochicchiare a ridosso della tua area di rigore con l'avversario in pressing e senza nessun compagno a supporto? Non ha senso, non va bene. Da metterlo in panchina per le prossime partite, perchè sono punti che non tornano indietro e che rischiano di pesare nell'economia della stagione. Non bene nemmeno Ferrari. Combatte, prende punizioni, ma il centravanti è quello che deve buttarla dentro e oggi non ha fatto un solo tiro pericoloso nello specchio della porta. Salerno attende il bomber che buttava giù le porte a Vicenza, ad oggi solo qualche timido sprazzo.

Chiudiamo dicendo che bisogna mantenere serenità  e non fare drammi. Certo, si andrà a Casarano senza Cabianca, Capomaggio, Inglese e Liguori contro un avversario carico a mille e che ha fatto bene sul mercato. Ma la Salernitana è ancora prima, avrebbe meritato di vincere e ha conquistato comunque 15 punti su 18. Ci avreste scommesso? Alla società il compito di rendersi conto che ci sono lacune numeriche e tecniche specialmente in difesa: uno svincolato potrebbe far comodo, soprattutto ora che la retroguardia sarà priva di Cabianca per almeno un mese. Si rendono conto che dietro si balla da sei giornate? E se c'è tutta questa stanchezza è anche per gli arrivi tardivi in estate, frutto di una politica al risparmio che ha stufato una piazza che, con 35mila presenze in tre gare, meriterebbe molto, ma molto di più.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 25 settembre 2025 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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