Nelle ultime settimane alcuni organi di informazione locali hanno affrontato nuovamente un tema assolutamente delicato e che riguarda alcune indagini in corso scaturite dalla denuncia fatta dall'amministratore unico Corradi che, sul finire della scorsa estate e dopo l'esplosione del caso Ranieri, segnalò alle autorità competenti che ci fossero alcune situazioni che andavano ben oltre una semplice contestazione sportiva. In questi mesi, nonostante l'ottima posizione di classifica, il clima continua da essere irrespirabile, alimentato anche da chi si è travestito da demagogo (così vi diamo un altro spunto per un hashtag) e si sfrevaga le mani rispetto alla possibilità di acquisire popolarità strumentalizzando la protesta. Al vaglio degli inquirenti ci sono una serie di elementi che non vanno sottovalutati. Acquisiti ad esempio, una serie di screenshot che evidenziano le pressioni (non minacce) di numerose persone non appartenenti a nessun gruppo ultras o club riconosciuto che invitavano testualmente tutti i calciatori in trattativa a "non venire a Salerno, vi diranno di perdere appositamente perchè abbiamo una società squallida, scappatevene". Omettiamo altri termini decisamente più offensivi e diffamatori, lo stesso agente di Coulibaly - tanto per raccontare un retroscena - contattò Alberto Bianchi in piena trattativa chiedendo lumi sulla vicenda Ranieri. "C'è altro dietro la contestazione, la critica costruttiva ha un senso ma notiamo un certo accanimento a prescindere che non porta assolutamente a nulla" ha detto di recente proprio Bianchi a Telecolore, mentre la Procura della Repubblica acquisiva materiale riferito ad alcune pagine facebook che, in forma completamente anonima, continuavano l'opera di calunnia e diffamazione aspettando un risultato negativo dei granata per esprimere tutta la propria frustrazione. Qualcuno, al netto della spavalderia mostrata pubblicamente, avrebbe già avuto contatti con le autorità che, tra l'altro, ricordano che sul web non basta fare nomi precisi ma bastano "elementi facilmente riconducibili a..." per far scattare il reato. Anche gli organi di informazione, per legge, non potrebbero pubblicare le foto che riguardano striscioni dal contenuto anonimo. Le indagini vanno in una direzione precisa: c'è la sensazione che qualcuno stia alimentando la contestazione in modo strumentale con la convinzione che Lotito, pressato dall'ambiente, ceda la Salernitana a prezzo minore rispetto al reale valore. Da qui la parola estorsione, una tesi avallata da molti legali esperti di diritto penale. La società spera fortemente che non ci siano speculazioni politiche occulte (a breve ci saranno le elezioni) e che, alla fine, tutto si risolverà in una bolla di sapone e sarà ricondotto ad una normale, seppur esasperata, protesta. Ma le pagine anonime e alcuni fruitori dei social che hanno diffamato (anche dire "finto infortunio", "colluso" e "lecchino" viola la legge) sono comunque sotto stretta osservazione. 

Sezione: News / Data: Mar 23 febbraio 2021 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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