“Chi milita merita” è il nuovo e condivisibile slogan del Salerno Club 2010, un messaggio per tutti quei salernitani che millantano una passione granata, ma che invece restano comodamente sul divano di casa contestando tutto e tutti quasi come se non aspettassero altro che una sconfitta dei granata. Alla nostra redazione è mossa sovente l’accusa di attaccare la tifoseria. Falso! I veri tifosi vanno allo stadio, sostengono la squadra, macinano chilometri come accaduto a Cittadella e meritano rispetto assoluto e un progetto più ambizioso. Certo, in migliaia di sono allontanati gradualmente dall’Arechi non identificandosi affatto in una gestione societaria impeccabile sul piano economico, ma rivedibile dal punto di vista emotivo ed epidermico. Una freddezza e un’assenza di empatia che a lungo andare sta pesando, al punto che si scende in piazza in 20mila per celebrare simbolicamente un compleanno ma si decide quasi all’unanimità di disertare ad oltranza l’Arechi.

Ogni presa di posizione, però, avrà un senso se fatta seguendo una strada univoca nell’interesse unico della Salernitana e senza consentire strumentalizzazioni di sorta come probabilmente accaduto a marzo (ogni riferimento all’affondo di De Luca non è puramente casuale). A cosa serve, a marzo, con un mercato chiuso e una classifica traballante, disertare, contestare, chiedere l’addio di un presidente che non si è fatto intimidire nemmeno da 100mila laziali inferociti per poi tornare in 15mila per i playout fornendo, tra l’altro, un contributo fondamentale? Chi milita merita di prendere posizione, va capito e bisognerebbe fare chiarezza, una volta per tutte. 300 persone ieri erano amareggiate, deluse, disamorate, arrabbiate, per nulla emozionate dopo i gol della Salernitana. Giammai Salerno viveva le partite con un tale distacco, senza trasporto, come se non ci fossero obiettivi. Siamo dell’idea che il “solo per la maglia” e “nelle difficoltà combatti e vinci per gli ultrà” debba valere soprattutto ora, ma i tempi sono cambiati e pretendere quel senso d’appartenenza è impossibile. Tuttavia ci chiediamo: a cosa può portare una curva con gruppi ultras divisi, una spaccatura tra i club, il malumore dei social e l’abbandono totale dello stadio? Si cerchi il modo migliore- anche critico- per stimolare la società. Ma il tutti contro tutti facilita l’operato di Lotito e Mezzaroma.

Sezione: News / Data: Lun 09 dicembre 2019 alle 21:30
Autore: TS Redazione
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