E' opinione piuttosto diffusa che la società sia la principale responsabile del doppio salto all'indietro, con un elenco infinito di promesse non mantenute e quel Gravina indicato come principale responsabile e che - in parte - è servito come "parafulmine" per dimenticare i quattro allenatori, i due direttori sportivi e i trenta giocatori che si sono avvicendati nella scorsa, disastrosa stagione. Con spogliatoio spaccato e una rosa che sarebbe eufemistico definire modesta.

Solo chi ha vissuto su un altro pianeta si sarebbe aspettato un mercato roboante in estate, quando la Salernitana ha perseguito la strada pericolosa del "cedere prima di acquistare", costringendo Raffaele a svolgere un ritiro in modalità cantiere aperto e bloccando diverse operazioni in entrata di un certo spessore che Faggiano aveva chiuso prima di imbattersi nei paletti pubblicamente smentiti, ma che ci sono ormai dal 2023. 

Ad ogni modo gli ex sono divisi. C'è chi, come Campilongo, punta il dito contro Iervolino "perchè quando si scende dalla A alla C è innegabile che il presidente sia il primo responsabile. E' stato assente e ha delegato persone che con il calcio non c'entrano nulla". C'è poi chi, come Antonio Zito, prende una posizione più equilibrata: "Quest'anno non è stata allestita la corazzata che meritava una squadra che non dovrebbe mai stare in serie C. Tuttavia propendo per la buona fede della società, purtroppo ci sono stati personaggi che hanno solo sfruttato la visibilità di Salerno consigliandolo male".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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