Per la sfida contro il Bologna, il tecnico della Salernitana Filippo Inzaghi potrebbe cambiare nuovamente modulo e formazione. La pessima prova offerta a Firenze ha lasciato in eredità una serie di riflessioni che, a nostro avviso, andavano fatte prima e non dopo oltre due mesi di lavoro. Ad esempio la riproposizione di un centrocampo a due, un suicidio tattico che espone una difesa già debole a brutte figure.

E così, a cospetto dei felsinei di Thiago Motta, la Salernitana potrebbe scendere in campo con il 4-3-2-1 e con interpreti diversi rispetto alla figuraccia dell'Artemio Franchi. Costil è la certezza tra i pali: Ochoa sta meglio, ha intensificato il lavoro ma dovrebbe tornare a disposizione per la trasferta di Verona. In difesa assai probabile il rientro di Gyomber, possibile venga composto un tandem di grande esperienza con Federico Fazio: in quel caso turno di riposo per un Pirola assai discontinuo.

A destra intoccabile Mazzocchi, a sinistra altra chance per Bradaric che - nella debacle in terra toscana - è stato tra i pochi a rasentare la sufficienza. E in mediana? Considerato che Martegani è stato bocciato e che Bohinen sta faticando molto, ci potrebbe essere il terzetto Coulibaly-Maggiore-Legowski, sebbene il maliano lamenti un dolore alla caviglia che sta condizionando un rendimento già di per sè imparagonabile a quello garantito nelle stagioni passate.

Davanti, invece, tutto è possibile. Dia e Ikwuemesi sono le certezze, il terzetto dovrebbe essere completato da Antonio Candreva. Ma occhio alla forte candidatura di Tchaouna, quasi sempre titolare dall'avvento di Inzaghi in poi. Guai a sottovalutare, inoltre, la crescita fisica di Cabral, mentre Botheim e Simy sono indietro nelle gerarchie e dovrebbero lasciare Salerno a gennaio.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 06 dicembre 2023 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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