Mancano cinque partite alla fine del girone d'andata, ma è già tempo per fare un primo bilancio anche in ottica mercato. Valutando la media voto e il rendimento complessivo, al netto del meritato primo posto, possiamo dire - paradossalmente - che pochi calciatori hanno fatto realmente la differenza e che ci sono diverse bocciature anche  a sorpresa. Chi supera la sufficienza ed è davvero l'arma in più della Salernitana? Ci sentiamo di menzionare sei elementi: i difensori Golemic e Anastasio (il leader del reparto arretrato e un jolly molto importante in questa categoria), i centrocampisti De Boer e Tascone (quest'ultimo davvero in costante crescita) e l'attaccante Ferraris, autore di tre gol e di tante giocate che fanno capire quanto possa essere un predestinato.

E poi Villa, re degli assist e autore del gol di Cosenza che, oggi, consente di mantenere un buon distacco dai calabresi. I suoi cross sono manna dal cielo per le punte e sono mancati tanto negli ultimi 180 minuti. Ci sono poi calciatori che raggiungono il sei e che dovranno dare un contributo maggiore da qui alle prossime settimane. Donnarumma ha alternato parate strepitose a qualche errore evitabile, Cabianca ha messo in mostra doti interessanti ma l'infortunio lo ha frenato nel momento migliore, Matino invece è migliorato in corso d'opera e la sua esperienza dà ulteriori garanzie allo staff tecnico. Del resto è stato proprio Raffaele a fare il suo nome in sede di mercato.

Achik ha confermato di essere il classico giocatore di squilibrio che sfrutta doti innegabili in corso d'opera e con avversari stanchi. Senza infamia e senza lode Varone (da colpo di mercato a oggetto misterioso, ma sarebbe importante rivalutarlo), Knezovic (non si può pretendere di più da un ragazzo alla prima esperienza tra i professionisti)e Di Vico (va giudicato in modo obiettivo: giovane interessante, ma che non ha catturato particolarmente l'occhio soprattutto ad Altamura).E poi le delusioni. Coppolaro mette in campo cuore e buona volontà, ma a inizio stagione ha commesso errori gravi. Capomaggio è il vero flop in rapporto all'investimento, alle premesse e alle aspettative: lento, scolastico, decisivo in negativo contro il Cerignola. Ha tutto per fare meglio, per ora tanto fumo e poco arrosto.

Male, malissimo, gli altri. Inglese ha segnato appena 4 reti ed è in involuzione da un mese e mezzo, Ferrari è lontano parente del calciatore ammirato a Vicenza e fa fatica, Quirini e Ubani non hanno dato garanzie a destra e Raffaele è stato costretto ad adattare Achik e Liguori, quest'ultimo condizionato da un infortunio ma mai convincente e pesce fuor d'acqua nel 3-5-2. Valeva la pena attenderlo un mese e mezzo con un mercato ricco di opportunità? Giudizio molto positivo, infine, sul mister che, al pari del ds, ha formato un grande gruppo conquistando 30 punti e 9 vittorie pur senza guidare una corazzata. Sotto il profilo del cuore, del carattere, dell'atteggiamento e dello spirito tutti i tesserati granata sono da 10. Ma non basta per andare in B. Gennaio si avvicina. Per fortuna...

I voti 

Donnarumma 6

Golemic 6,5

Anastasio 6,5

Matino 6

Coppolaro 5

Cabianca 6

Villa 6,5

Capomaggio 5

Tascone 6,5

De Boer 6,5

Varone 5,5

Knezovic 5,5

Di Vico 5,5

Quirini 4

Ubani 4

Ferraris 6,5

Achik 6

Liguori 4

Ferrari 4,5

Inglese 5

Raffaele 6,5

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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Luca Esposito
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Luca Esposito
Direttore Responsabile dal 2017
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