Siamo fortemente convinti che la Salernitana, l'anno scorso, abbia compiuto un miracolo sportivo non solo per il grande lavoro in tempi record di Iervolino, Sabatini e Nicola, ma anche e soprattutto perchè l'ambiente tutto scommise sul famoso 7% creando un clima straordinariamente bello e coinvolgente.  Squadra e tifoseria erano un corpo unico, i calciatori avvertivano la spinta del pubblico e ciò incise notevolmente sulle prestazioni e, di conseguenza, sul risultato. Tutti si sentivano partecipi di ciò che accadeva, non eravamo semplici spettatori da cornice ad un evento sportivo ma il dodicesimo uomo sul serio e non per retorica o frase fatta. L'Arechi in Salernitana-Fiorentina, con 22mila persone a giocare per davvero insieme ai giocatori, vinse praticamente da solo, una delle partite in cui il fattore campo risultò determinante. Al punto che il Corriere dello Sport definì la tifoseria "il campione che mancava, il vero bomber della squadra". Sabato prossimo si giocherà una partita già decisiva, potenzialmente la formazione di Nicola potrebbe allungare a +8 il vantaggio sulla terzultima che sarà impegnata sul difficile campo del Sassuolo. Sarebbe veramente importante che ciascuno di noi capisca, nel ricordo dei mesi scorsi, di poter essere utile alla causa. Analisi, critiche e riflessioni sono state abbondantemente fatte, ora è tempo di alimentare entusiasmo. Ogni componente può e deve. Per Salerno e per la Salernitana. Tutti allo stadio, vinciamola insieme!

Sezione: Tifo granata / Data: Mer 19 ottobre 2022 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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