Quando un anno fa la società decise di mettere sotto contratto Emanuele Cicerelli con la Lazio, negli ambienti del tifo granata si scatenò il putiferio. Per fortuna il diretto interessato, la dirigenza e il suo entourage specificarono subito che fu una operazione soltanto burocratica, utile a garantire uno stipendio da serie A ad un atleta molto richiesto in massima serie, ma che volle fortemente restare a Salerno così come accaduto anche la scorsa estate. Del resto la proprietà è la stessa ed è stato assai semplice dirottare a Sarnano uno degli esterni più forti della categoria. Le solite voci incontrollate parlavano di una plusvalenza di appena 40mila euro, in realtà i bilanci resi pubblici a dicembre dicono tutt'altro. Nelle casse della Salernitana, per un giocatore preso a parametro zero, sono entrati 2,5 milioni di euro. Una bella somma, tra le più alte incassate dal 2011 ad oggi per la cessione di un calciatore. In pratica, in un colpo solo, la società si è arricchita, ha messo a posto il bilancio in tempi di crisi economica, ha allontanato le sirene del Parma e di altri club di A e ha trattenuto a Salerno un elemento di spessore. Eppure c'è chi ha avuto da ridire anche su una operazione intelligente e che non può essere paragonata a quelle, tanto per fare un esempio, di Novella che hanno obiettivamente fatto storcere il naso a tutti. Del resto la valutazione del cartellino era quella, alla gente poco deve importare se sono stati incassati dalla Lazio, dalla Fiorentina o da qualunque altro club. 

Sezione: Mercato / Data: Ven 08 gennaio 2021 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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