Ci scrive un tifoso: "Ho visto stadi con tamburi, bandiere e tifosi abbracciati, cari ultras soprassediamo e torniamo a riempire l'Arechi"

Tra due giorni la Salernitana tornerà a calcare lo stadio Arechi per un match di serie A, un'attesa lunga 22 anni. Nel principe degli stadi ci sarà la Roma di Josè Mourinho, una delle big del campionato italiano. Purtroppo non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, nonostante i biglietti disponibili siano stati venduti tutti in poche ore. Ci sarà comunque un bel colpo d'occhio ma non quello che ci si poteva immaginare dopo una promozione in serie A attesa tanti anni. Tutto per colpa della pandemia e di assurde regole imposte dal governo. Ci è giunta in redazione una lettera da parte di un tifoso granata che invita gli ultras a soprassedere sulle normative imposte dal governo e a riempire lo stadio. Eccola.

"Ci siamo, amici e fratelli di fede granata,
Domenica sarà la prima di campionato in casa contro la Roma, un match molto duro e rischioso ma anche stimolante ed affascinante per tutti noi. Questa maledetta pandemia ci sta impedendo di vivere a modo nostro questa storica serie A. Nella mente tanti ricordi sempre ed ancora vivi che rimarranno per sempre, il Siberiano, Enzo, Ciro, Giuseppe, Simone... e tanti ancora che da lassù ci guardano e sperano e confidano in noi. Lo sento che vorrebbero parlarci, invitarci a lottare contro tutto e tutti, ricordarci cosa era lo stadio Arechi quando gli squadroni di serie A scendevano in campo e le loro gambe tremavano di fronte ad un amore immenso che incuteva timore e rispetto per una città, una provincia ed una squadra che si identificavano a vicenda.
Una città che si teneva unita con quei nastri granata che legavano i palazzi, le vie e le piazze che solo al vederli ti venivano i brividi! Carissimi cuori granata, invidiati ULTRAS, cerchiamo di capire il momento storico, il vostro amore, tifo, rispetto, cultura sociale, oramai sono conosciuti e stimati in tutto il mondo... e non esagero, ma adesso più che mai dobbiamo essere uniti e compatti, combattere contro tutto e tutti più di prima, torniamo allo stadio a tifare, sabato scorso ho visto le immagini dagli altri campi, tutti vicini con sciarpe, bandiere, striscioni e persino i tamburi... manchiamo solo noi, i signori incontrastati del tifo, vi pregherei da vecchio cuore granata di soprassedere, capire meglio.
NON DOBBIAMO RETROCEDERE MAI PIÙ!
Fatelo in nome di chi (tutti i cuori granata a cui ho fatto riferimento) a malincuore si sarebbero compattati ed avrebbero urlato al cielo: FORZA SALERNITANA!!!
Con tanto affetto ed amore"
Antonio.