L'infortunio che preoccupa

Il ritorno da ex al Massimino si è trasformato in un incubo per Roberto Inglese. Il capitano granata, bersagliato dai fischi dei suoi ex tifosi per tutti i novanta minuti, ha stretto i denti fino al triplice fischio nonostante una contusione al ginocchio destro rimediata durante il match. Durante il volo di ritorno, smaltita l'adrenalina della gara, il dolore e il fastidio sono diventati evidenti, costringendo il bomber a sottoporsi agli esami strumentali presso il centro sportivo Mary Rosy. L'intera piazza granata ha atteso con ansia l'esito della risonanza magnetica che fortunatamente ha confermato l’integrità strutturale dell’articolazione. Le sue condizioni saranno rivalutate nei prossimi giorni per stabilire i tempi di recupero del punto di riferimento tecnico e carismatico dell'attacco campano. ​

Il ritorno al 3-5-2: nostalgia o necessità?

La sconfitta di Catania potrebbe spingere Raffaele a rivoluzionare l'assetto tattico della squadra. Il tecnico granata starebbe meditando un ritorno al collaudato 3-5-2 utilizzato nelle prime settimane di campionato, abbandonando temporaneamente il tridente sperimentato di recente. Il modulo con il trequartista ha infatti mostrato limiti evidenti al Massimino: Ferraris si è trovato troppo lontano dall'area di rigore, perdendo incisività, mentre la spinta sulle fasce di Villa è risultata frenata. La scelta potrebbe diventare obbligata qualora Inglese non dovesse recuperare in tempo per il derby domenicale con la Casertana all'Arechi. ​

Le alternative in attacco

In caso di forfait del capitano, l'attacco granata si affiderebbe alla coppia Ferraris-Ferrari, già sperimentata con risultati alterni. Entrambi gli attaccanti sono letali in area di rigore ma soffrono quando devono giocare lontano dalla porta e prevalentemente di spalle. La mancanza di un riferimento fisico e carismatico come Inglese, autore di cinque gol in undici gare ufficiali stagionali, rappresenterebbe una perdita significativa per i granata. Il tecnico potrebbe valutare anche soluzioni più prudenti, inserendo un solo attaccante supportato da centrocampisti più offensivi, per garantire maggiore copertura dopo i dodici gol subiti in dieci partite. ​

Centrocampo: spazio ai "nuovi"

L'eventuale passaggio al 3-5-2 aprirebbe scenari interessanti a centrocampo, dove Raffaele potrebbe finalmente concedere spazio a chi finora ha visto il campo col contagocce. I riflettori sono puntati su Knezovic, centrocampista scuola Sassuolo finito in naftalina da diverse settimane e bramoso di una chance per dimostrare il suo valore. L'emergenza in mediana, accentuata dalla diffida di Capomaggio e dall'indisponibilità di De Boer, renderebbe la sua convocazione ancora più probabile. In alternativa, Raffaele potrebbe affidarsi all'esperienza di Varone o adattare nuovamente uno dei terzini come Quirini o Villa nella linea mediana.​

Quirini, l'esterno che vuole riprendersi il posto

Tra le possibili novità di formazione spicca il nome di Quirini. L'ex Milan Futuro, in lacrime al termine della gara di Catania, vuole riconquistare la maglia da titolare dopo aver ricoperto il ruolo di jolly tuttofare in questo avvio di campionato: mezzala, braccetto difensivo ed esterno offensivo con il fiuto del gol, come dimostrato con il colpo di testa decisivo sul gong a Casarano per il 2-2. La prestazione insufficiente di Ubani nel big-match del Massimino potrebbe spalancare le porte al ritorno dal primo minuto di Quirini sulla fascia destra. Il derby con la Casertana, con un Arechi caldo e una curva Sud che prepara una scenografia speciale, potrebbe rappresentare il palcoscenico ideale per la sua rivincita. ​

Le scelte tattiche per il derby

Mister Raffaele si trova di fronte a un bivio strategico fondamentale. Da un lato la tentazione di tornare alle certezze del 3-5-2, sistema che aveva garantito maggiore solidità difensiva ed equilibrio nelle prime giornate; dall'altro la necessità di non snaturare completamente la squadra dopo settimane di lavoro sul tridente. La coperta corta a centrocampo e le difficoltà difensive emerse a Catania impongono scelte ponderate. Il tecnico dovrà bilanciare prudenza e necessità di fare risultato davanti al proprio pubblico contro una Casertana reduce da tre vittorie nelle ultime quattro gare e galvanizzata dall'atmosfera del derby campano. ​

Il derby di domenica all'Arechi rappresenta perciò un crocevia importante per la stagione granata: servono risposte immediate per cancellare la battuta d'arresto di Catania e rilanciare le ambizioni di promozione diretta.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 21:00
Autore: Giovanni Santaniello
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