Non c'è stato l'esodo degli altri anni, ma Salerno ha comunque risposto presente. In occasione dell'amichevole che chiude la prima fase del ritiro, circa 300 persone hanno deciso di presenziare "sugli spalti" sostenendo la squadra del cuore come fosse una partita di campionato. I calciatori nuovi hanno apprezzato, sono stati applauditi e Varone, da leader vero, ha inteso portare tutti sotto il settore occupato dalla torcida granata quasi a voler lanciare un messaggio distensivo. Per la serie "mettiamo da parte il passato e vinciamo assieme questo campionato".

Non c'è stata l'annunciata contestazione. Nè oggi, nè nelle scorse settimane. La doppia retrocessione e le promesse non mantenute sono state assorbite con rabbia, frustrazione, ma senza prese di posizione che andassero oltre qualche striscione esposto nelle zone nevralgiche della città e della provincia. Scelta che ha diviso la piazza, tra chi ritiene sia giusto concentrarsi esclusivamente sul futuro e chi ritiene che l'atteggiamento "passivo" dell'ambiente sia stata una delle cause del biennio horror per il cavalluccio marino. Intendiamoci: ci riferiamo sempre a forme di protesta dure, decise, ma assolutamente civili e pacifiche.

Ad ogni modo un altro striscione è stato esposto oggi pomeriggio: "Errori evidenti, due retrocessioni: o vincete il campionato o fuori dai....". Qualche fischio all'indirizzo del presidente Milan, coro contro patron Iervolino e poi sostegno alla squadra e un pensiero alla tifoseria del Brescia e a quella del Catania, oltre a quella del Bari in virtù del dramma che ha colpito il centrocampista Verreth, raggiunto da una terribile notizia: la morte del figlio di appena un anno.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 28 luglio 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print