Per un mese intero era stato l’uomo in più della Salernitana: tre gol consecutivi, giocate di qualità e la sensazione che Ferraris potesse diventare il simbolo della cavalcata granata. Poi qualcosa è cambiato. Il talento granata, da rifinitore vicino all’area di rigore, è stato progressivamente arretrato da Raffaele nel ruolo di trequartista 'di raccordo', più coinvolto nella manovra ma inevitabilmente più lontano dal bersaglio grosso.

Alcuni tifosi mugugnano. La scelta del tecnico nasce dal desiderio di dare maggiore equilibrio e fluidità alla costruzione del gioco, ma ha finito per togliere a Ferraris quella scintilla che lo aveva reso decisivo. Quando agiva tra le linee e attaccava la profondità, riusciva a incidere con i suoi inserimenti e con un fiuto del gol che sorprendeva difese intere. Ora, invece, è più chiamato a cucire il gioco e meno a finalizzare, sacrificando la sua vena realizzativa per il bene del collettivo.

Non è una bocciatura, anzi: Ferraris resta un punto di riferimento tecnico e mentale per la Salernitana. Ma se i granata vogliono ritrovare peso offensivo, riportarlo qualche metro più avanti potrebbe essere la mossa giusta. Perché quando il giovane attaccante torna a respirare aria di area di rigore, la Salernitana ritrova anche la sua luce migliore.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 05 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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