La Salernitana continua a guardare tutti dall’alto in basso ma il pareggio di Latina ha lasciato in eredità più riflessioni che sorrisi. Uno 0-0 che non sposta gli equilibri in classifica ma che evidenzia come la squadra di Raffaele sia ancora alla ricerca della propria identità più autentica. Il primo posto resta saldo, ma le inseguitrici non mollano e la sensazione è che ogni partita, da qui in avanti, peserà quasi come una finale. Al Francioni, i granata hanno mostrato buone trame nel secondo tempo ma hanno faticato a trasformare il possesso in pericoli concreti. L’assenza di Capomaggio, squalificato, si è fatta sentire nella gestione del gioco, così come la mancanza di lucidità negli ultimi metri. È mancato il guizzo, quel colpo che spesso arriva dai singoli ma che, stavolta, non si è visto. Tuttavia, non tutto è da buttare: la squadra ha tenuto bene l’equilibrio e ha confermato una solidità difensiva in costante crescita nell'ultimo periodo (nelle ultime quattro partite, di cui tre in trasferta, i granata hanno subito tre gol, di cui uno da un capolavoro da calcio di punizione diretto di Cicerelli).

Ora all’orizzonte c’è la sfida contro il Crotone, un test che si preannuncia complesso ma anche stimolante. Il rientro di Capomaggio darà ordine e dinamismo al centrocampo, mentre Cabianca e De Boer potrebbero rappresentare armi in più per un gruppo che, nonostante qualche acciacco, ha dimostrato di saper soffrire e reagire. Raffaele dovrà gestire energie e nervi, perché il campionato entra nel vivo e i margini d’errore si riducono.

Ma la vera notizia positiva arriva da fuori dal campo, ossia la tifoseria granata. Oltre duemila cuori pulsanti hanno seguito la squadra a Latina, colorando gli spalti e trasformando una trasferta in un piccolo stadio Arechi lontano da casa. È il segnale di una passione che non si è mai spenta e che, anzi, sembra essersi riaccesa con rinnovato entusiasmo. Il cammino è ancora lungo, e le prossime settimane diranno molto sul destino della Salernitana. Restare in vetta non sarà semplice, ma con il carattere mostrato finora e il sostegno del suo popolo, la squadra granata ha tutto per continuare a sognare in grande. Perché a Salerno, la fede calcistica non conosce pause, è un battito costante, che accompagna la squadra in ogni campo, in casa o in trasferta.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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