Punto guadagnato o due punti persi? A distanza di quasi 48 ore dalla gara del Francioni l'amletico dubbio attanaglia la mente dei tifosi granata. Certo, i pareggi di Catania, Cosenza e Benevento avrebbero potuto garantire la prima mini-fuga della stagione, ma a Latina la Salernitana è arrivata con l'emergenza a centrocampo e con un assetto tattico piuttosto caotico. Se consideriamo che i nerazzurri, pur con evidenti limiti tecnici, tra le mura amiche hanno battuto Benevento e Atalanta23, possiamo dire che comunque è un punto che muove la classifica, che garantisce il primato e che sa di continuità dopo la bella e meritata vittoria ottenuta nel derby con la Casertana.

Quali le cose positive da cui ripartire? Anzitutto la buona performance della difesa, al secondo clean sheet nelle ultime tre gare in campo esterno. Parigi, reduce da un super campionato con il Rimini, non era un cliente comodissimo e gente come Ciko e Riccardi va sempre tenuta d'occhio in modo particolare. Per fortuna, però, Golemic, Anastasio e Matino hanno retto alla grande compiendo una serie di salvataggi provvidenziali e meritando un'ampia sufficienza in pagella. Proprio a Matino vogliamo attribuire la palma di migliore in campo, lui che ha vissuto una settimana difficilissima a causa della scomparsa dell'amata nonna, ma che ha dato ampia disponibilità senza tirarsi indietro. Sarebbe stato umanamente comprensibile, invece l'ex centrale di Cittadella e Bari ha voluto offrire il proprio contributo e non ha fatto passare praticamente nulla. Un muro al pari di Golemic - finalmente tornato agli standard abituali - e di Anastasio, non rapidissimo ma bravo a compensare con esperienza, concentrazione e senso della posizione.

In mediana molto bene Tascone, da 3-4 gare a questa parte particolarmente convincente e al top dal punto di vista fisico. L'ex Cerignola ha lavorato in modo instancabile in entrambe le fasi garantendo copertura alla retroguardia e palloni interessanti per le punte. E poi Di Vico, schierato a sorpresa a posto di Varone (un segnale anche in ottica mercato?) e capace di catturare l'occhio con alcune giocate intelligenti e di qualità. Un ragazzo nel quale Martusciello, Colantuono e Fusco hanno sempre creduto molto e che, in vista del mercato di gennaio, vanta già diversi estimatori in categoria. Ci sono poi le note stonate. Anzitutto la prestazione del primo tempo. Un 3-4-2-1 confusionario, con Achik sacrificato a destra, i due trequartisti totalmente fuori posizione e Ferraris ancora una volta lontano dalla porta.

Da quando Raffaele ha arretrato il raggio d'azione, il numero 20 granata non ha più timbrato il cartellino e, con un Inglese da un mese deludente, sembra un azzardo non sfruttare in pieno le potenzialità di chi ha tutto per fare la differenza in questa categoria. Male anche Ferrari, essenziale per caratteristiche ma sciupone sotto porta. I due errori nella ripresa sono troppo gravi per un centravanti della sua caratura e costano due punti che avrebbero dato maggiori garanzie in chiave classifica. Nota finale sui tifosi. 2600 in C dopo aver assaporato la A per tre anni. Non ci sono parole se non...chapeau!

Sezione: News / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 20:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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