"Eravamo una famiglia, tutti pronti ad aiutare chi era in difficoltà. Non esisteva il singolo, ma un collettivo che si voleva e si vuole bene. Questo era la nostra vera forza, non si vince mai per caso e quella Salernitana era stata capace di raggiungere grandi risultati e di creare un rapporto di simbiosi con la tifoseria. Ci riconoscevano un sentimento sincero per la maglia, incarnavamo lo spirito di una piazza passionale come quella di Salerno. Vi racconto un aneddoto.

La domenica si verificava spesso una situazione particolare in campo. Io ero il centrocampista, Grimaudo terzino numero 2 e Ricchetti esterno offensivo con la sette. A volte Carlo era costretto a chiedermi di parlare con Claudio invitandolo a tornare in difesa, visto che si spingeva costantemente in avanti. Aver avuto un maestro come Delio Rossi ci ha aiutato molto, ci intendevamo a memoria ed esprimevamo davvero un bel gioco". 

Queste le parole a Liratv dell'ex centrocampista della Salernitana Francesco Tudisco, un bel ricordo del compianto Carlo Ricchetti.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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