Chi di noi salernitani non ricorda quel trequartista dai piedi “gentili” che illuminava il gioco granata a testa alta e un incedere elegante da gazzella. Fausto Daolio proveniva dal Milan ed ha indossato la maglia della Salernitana tra il 70 e il 72, poi "l’amore" per una bella fanciulla emiliana lo portò a giocare a Parma. Siamo diventati amici tramite il dr Giovanni D’Acunto che gentilmente mi ha fornito la foto che pubblichiamo e che ritrae Fausto con Roberto Boninsegna.

Un ex giocatore granata e un ex interista in una tranquilla serata autunnale quando le due loro ex squadre si sfideranno in quel di Milano nell’anticipo della 25a di serie A. Scherzavo al telefono con Fausto dicendo che all’Arechi ha esordito con gol un centravanti che mi ha ricordato l’amico suo Bonimba. Per carità, tutto ancora da verificare, ma l’approccio coriaceo è fattivo del calciatore ex Granada è parsa ai più di tutto rispetto. Fausto mi ha ribadito il suo amore per Salerno come accade a quasi tutti i calciatori che sono passati all’ombra del Bonadies. Ha aggiunto che il calore dei tifosi granata ha un sapore speciale per emozione, sensibilità, affetto, difficile da trovare altrove.

Con l’occasione, mi ha chiesto di trasmettere a tutti i salernitani il suo affettuoso saluto ed un grande "in bocca al lupo” per la partita di stasera ed il grande “sforzo salvezza”. Ha voluto ricordarmi che il gioco del calcio è il più bello del mondo per agonismo, gesti tecnici, coesione ma anche per la sua imprevedibilità. Basti pensare a qualche giorno fa quello che è accaduto a Torino. E poi la buona sorte, che quest’anno è stata tanto lontana dal Cavalluccio, dovrebbe girarsi un po’ finalmente dalla nostra parte.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 16 febbraio 2024 alle 17:00
Autore: TS Redazione
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