Un anno fa, di questi tempi, la Salernitana non sapeva quale sarebbe stato il suo futuro. L'arrivo di Danilo Iervolino avrebbe poi cambiato il panorama, ma quella della stagione 2021/2022 resta la storia di un miracolo sportivo e di un salvataggio in extremis. Un anno dopo, i granata guardano al proprio campionato con ben altri occhi e prospettive. Le stesse parole del presidente, nelle ultime ore dimostratosi piuttosto contento del rendimento dei ragazzi di Davide Nicola, certificano un quadro ben diverso. In cui i granata devono sì correre per salvarsi, ma alla ripresa lo faranno da una posizione privilegiata, con una squadra superiore alle rivali e 10 punti che sono un bel margine. Ma c'è di più. 

Anche il Mondiale premia la nuova Salernitana, quella costruita dal patron e dalla dirigenza a cui si è affidato, con Morgan De Sanctis affiancato da Giulio Migliaccio e Simone Lo Schiavo. Alzi la mano chi avrebbe immaginato giocatori granata protagonisti ai Mondiali. È successo, con Dia piccola grande rivelazione - e in società si pensa già alla probabile plusvalenza estiva - ma pure con Bronn e Piatek. Peccato, ripensando al campionato, per quei quindici minuti lì. Quelli finali delle gare giocate sin ora: la Salernitana ha subito otto reti in questo campionato dal settantacinquesimo in poi. È un dato tra i peggiori dell'intera Serie A ed è un dato che deve preoccupare, perché solo chi lotta fino alla fine può correre davvero. Alla ripresa del campionato, Nicola dovrà lavorare anche su questo aspetto e lo sa benissimo. 

Con quali giocatori? Se i veri rinforzi di gennaio saranno i recuperi degli infortunati, su tutti Lovato e Bohinen, iniziano ad arrivare i primi spifferi di mercato. La priorità è chiaramente la ricerca di un altro quinto: l'infortunio di Mazzocchi è arrivato sul più bello, trovare un sostituto di livello aiuterà anche l'esterno a prendersi il tempo necessario per tornare a sgommare sulla fascia. Da questo punto, quello di Nadir Zortea è un nome decisamente caldo: oltre a conoscere l'ambiente, il classe '99 può infatti giocare sia a destra che a sinistra, qualità ritenute molto utili. Concreta anche la pista che porta a Diego Demme, complice l'incertezza sul rientro a pieno regime del già citato Bohinen: portare il tedesco a Salerno sarebbe un colpaccio e per questo non si può dare per scontato, ma la pista è di quelle che possono vedere la fumata bianca dietro l'angolo. Più complicato un altro ritorno, quello di Milan Djuric: al di là dell'oggettivo affetto e delle difficoltà del bosniaco nel Verona (chi non ne ha in gialloblù?), il suo arrivo si legherebbe a una cessione di Federico Bonazzoli. Dopo l'importante investimento estivo, però, la Salernitana non si vorrebbe privare in prestito dell'attaccante scuola Inter. E al momento un'offerta a titolo definitivo deve ancora arrivare.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 07 dicembre 2022 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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