Lo diciamo subito, senza esitazioni: gettare la croce addosso al ds De Sanctis ritenendolo la causa del declino della Salernitana è moralmente ingiusto e non tiene in alcun conto di alcuni aspetti incontrovertibili. 
Innanzitutto stiamo parlando di una squadra nettamente più forte di quella della scorsa stagione. E questo lo dice la classifica, atteso che prima della debacle nelle ultime sei partite, la Salernitana aveva surclassato la Lazio, fermato Juve e Udinese raccogliendo nel complesso 16 punti in 12 giornate. Un bottino importante che dimostra come questa squadra abbia dei valori e delle qualità inversamente proporzionali all'attuale graduatoria occupata.
Certo, la Salernitana presenta delle lacune dove è lampante l'assenza di un centrale difensivo di esperienza, di due esterni difensivi bassi e probabilmente di un vice - Bohinen atteso che quest'ultimo ancora non è tornato ai livelli delle precedenti prestazioni. Ma l'arrivo di Ochoa è stato un colpo ad effetto, non soltanto mediatico, e Nicolussi Caviglia ha ben approcciato alla massima serie nonostante il momento no dei compagni di squadra. E poi a dirla tutta, vorremmo vedere questi elementi così vituperati, quali Lovato, Pirola, Vilhena, Piatek, Bradaric, giusto per fare un esempio, con un altro spartito tattico, magari più compatto ed adeguato al potenziale della rosa, che è quello di disputare un campionato tranquillo ma senza necessariamente porsi a specchio con avversari più quotati. D'altronde, per una compagine al suo secondo anno consecutivo di A giocare da provinciale, provando innanzitutto a difendersi per poi trovare la via della rete, certamente non sarebbe peccato.  
Nessuna depressione, dunque, ma consapevolezza del momento negativo e soprattutto determinazione comune per uscirne al più presto possibile pur dovendo incontrare già nella prossima giornata il Napoli, meritata capolista  nel torneo di massima serie, ad oggi la più seria candidata alla vittoria dello scudetto. Ma il calcio non è una regola scritta e quello che vale oggi non è detto che lo sarà anche domani....

Sezione: Editoriale / Data: Mer 18 gennaio 2023 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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