Stiamo entrando nella fase calda, anzi rovente, del torneo cadetto e la bagarre si infiamma sia in ottica lotta per un piazzamento play-off, sia, soprattutto, per conquistare la permanenza nella categoria. La serie B è notoriamente un torneo lungo, dispendioso e più di tutto equilibrato, dove, Sassuolo a parte, non si ravvisano squadre in caso di ammazzare il campionato e giocatori che possano decidere e vincere da soli le partite. A farla da padrone è il collettivo, unitamente ad atletismo, fisicità e tanto agonismo, pur nella consapevolezza che spesso e volentieri potrà essere un episodio favorevole o sfavorevole ad indirizzare un dato incontro. A fine torneo poi i punti divengono davvero pesanti e le differenze di valori e di performance tra formazioni di alta classifica e compagini invischiati nella lotta per non retrocedere finiscono per attenuarsi, se non, in qualche caso, per livellarsi del tutto grazie alla eventuale differenza di motivazioni.
La salvezza per la Salernitana, inutile dirlo, più che mai questa volta passerà per le prestazioni che sapranno offrire uomini determinanti della rosa ma anche dall' Arechi e dal calendario da qui a giugno. Il calendario riserverà ai granata di Breda ben cinque scontri diretti contro avversari che sono ad un tiro di schioppo dalla Salernitana, nel contesto di una classifica cortissima che racchiude ben otto squadre in tre punti. Dalla Salernitana alla Carrarese una gara vinta o persa può fare tutta la differenza del mondo, specie quando vincere un confronto diretto può valere i proverbiali sei punti, tre per te e tre tolti ai rivali. L'operazione permanenza in B passerà specialmente sull'esito delle sfide incrociate tra formazioni in aspra lotta salvezza ma anche dalle gare contro formazioni in lotta per la promozione in serie A o per accedere ai play-off. Nell'ordine sbarcheranno a Salerno Palermo, Sud Tirol, Cosenza e Mantova, e l'Arechi dovrà continuare ad essere un fattore, come contro Cremonese e Modena, mentre in trasferta attenderanno al varco il cavalluccio marino Juve Stabia, Cittadella, Spezia e Sampdoria.
Il grande equilibrio che sta caratterizzando la competizione si starebbe palesando con maggiore nitore nei bassifondi della graduatoria, dove prevale la paura di perdere (o di vincere) ed è la suddivisione della posta in palio a spadroneggiare. Gli ultimi risultati e i tanti scontri diretti in programma starebbero indicando che la quota della salvezza immediata, senza passare per la lotteria capestro del play-out, si sarebbe abbassata, potendo bastare a riguardo 12-13 punti. Fare bottino pieno nelle sole gare casalinghe potrebbe finanche essere sufficiente per chiudere la stagione senza dover disputare la paventata appendice post regular season, ma il cammino è irto di difficoltà. il Palermo, ad esempio, verrà all'Arechi affamato di riscatto per le ultime due disfatte patite e, forse, anche con un nuovo allenatore in panchina al posto del "quasi ringraziato" Dionisi. Non sarebbe la prima volta che ciò accadrebbe, con i siciliani che, come successo recentemente al Frosinone e prima alla Cremonese allo Zini, potrebbero trovare carica e motivazioni supplementari dal cambio di guida tecnica. I rosanero, poi, hanno una rosa di spessore e autentici top player per la cadetteria come i bomber Pohjanpalo e Brunori.
A seguire la partita con la Juve Stabia rappresenta un derby sentito dove le vespe lottano per i play-off e dove è noto quanto sia difficile fare risultato nel catino del Menti di Castellammare. Il Sud Tirol ha fatto suo lo spirito guerriero di Castori ed è tra le compagini più in forma del torneo, così come Il Cosenza, rivale storico, non verrà in Campania rassegnato e per regalare punti. Nelle ultime giornate conterà invece il fattore motivazioni e la gara di La Spezia potrebbe essere meno proibitiva del normale, mentre Mantova e Sampdoria bisognerà vedere che classifica avranno, perché oggi sarebbero autentici drammatici spareggi sopravvivenza. Molto dipenderà, però, dai granata di Breda, che dovranno dimostrare carattere e corsa per emergere da contese dove il clima sarà difficile e il tasso agonistico esasperato, dando seguito ai buoni segnali intravisti di recente. Il momento è delicatissimo e parlare di futuro adesso può essere insensato, con davanti, purtroppo, l' incertezza della categoria in cui la Bersagliera potrebbe militare il prossimo anno.
Va però detto che si va all'insegna della continuità gestionale, con l' attuale proprietà che finalmente avrebbe fatto chiarezza togliendo il cartello vendesi e affermando che si punta a salvarsi per poi scrivere un futuro più roseo. La piazza ora come ora giustamente pensa solo a supportare la squadra e ha messo da parte ogni forma di malumore e contestazione, che restano però serpeggianti e che renderebbero improponibile un prosieguo dell'avventura salernitana di Danilo Iervolino nel malaugurato caso di doppio salto all'indietro. Anche se dovesse arrivare la permanenza in serie B la governance granata non avrebbe più credito da spendere né alcuna alternativa alla costruzione di una rosa per puntare ad un campionato di vertice con vista sul ritorno in massima serie. La realtà oggi parla di bagarre salvezza e Breda e i suoi ragazzi dovranno convivere con lo stress da risultato e con l' amletico dubbio tra l'osare di più per prendere i tre punti o la politica dei piccoli passi che consente di muovere la classifica e stare nel gruppone.I tifosi si attendono goal determinanti da Cerri, Raimondo e Verde, ad oggi in ritardo alla voce marcature e a Breda chiedono di studiare soluzioni per alzare il loro tasso di incisività e quello della squadra in generale, mentre Soriano sta diventando un punto di riferimento cui aggrapparsi e che si vorrebbe in maglia granata anche il prossimo anno, a prescindere da tutto.
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